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Terna: ricavi in crescita e 4 miliardi di investimenti sulla rete nel piano 2017-2021

Il gruppo che gestisce la rete nazionale di trasmissione ha presentato i dati preliminari 2016 e il nuovo piano per i prossimi cinque anni. Del Fante: “Le reti sono al centro del cambiamento e della fase di trasformazione energetica che stiamo vivendo”. Nel quinquennio in crescita le interconnessioni e le attività non regolate.

Terna: ricavi in crescita e 4 miliardi di investimenti sulla rete nel piano 2017-2021

Terna chiude il 2016 con ricavi in aumento a 2,1 miliardi e Ebitda in linea con il 2015: 1,54 miliardi, leggermente al di sopra della guidance annunciata a 1,53 miliardi. Gli investimenti hanno raggiunto quota 900 milioni e il gruppo, guidato da Matteo Del Fante, si prepara a lanciare un piano da 4 miliardi nei prossimi 5 anni (2017-21), con una crescita del 30% rispetto al precedente piano. L’aggiornamento è in corso di presentazione a Milano dove l’Ad e i manager di prima fila sono schierati per illustrare al mercato le nuove linee guida. Il gruppo inoltre intendeestendere la politica dei dividendi con una crescita annua del 3% fino al 2021.

La chiave di volta dei nuovo piano è lo sviluppo e l’ammodernamento della rete elettrica di fronte alla nuova evoluzione tecnologica del sistema nazionale, dove la presenza delle rinnovabili è sempre più incisiva.

L’impostazione strategica l’ha spiegata, nel comunicato che ha annunciato i dati preliminari 2016 e gli obiettivi essenziali del nuovo piano quinquennale, l’Ad Matteo Del Fante: “Il mondo dell’energia è in profondo cambiamento e la fase di transizione energetica che stiamo vivendo ci pone di fronte a nuove sfide. Le reti sono al centro di questo cambiamento e il nuovo Piano di Terna poggia su solide basi per realizzare un sistema di trasmissione sempre più efficiente, tecnologicamente avanzato e interconnesso a livello continentale. Per questo motivo nei prossimi anni ci focalizzeremo sull’ulteriore rafforzamento delle linee in Italia e sullo sviluppo delle interconnessioni con l’estero, per continuare a generare benefici per imprese e cittadini, nel rispetto dell’ambiente”.

Terna ha raggiunto gli obiettivi 2016 presentati con il precedente piano e punta su un aumento dei ricavi a 2,3 miliardi ed una crescita dell’Ebitda a 1,7 miliardi a fine periodo, con una crescita media annua del 2%.

Si consolida inoltre l’apporto delle attività non regolate il cui contributo all’Ebitda è previsto a 350 milioni nei 5 anni.

L’Indebitamento finanziario netto si attesta nel 2016 a circa 8 miliardi di euro, in linea con il dato registrato a fine 2015 (8.003 milioni di euro).

Il Cda ha infine deciso la convocazione di un’assemblea straordinaria per sottoporre ai soci alcune “modifiche statutarie ad integrazione della disciplina sul voto di lista nel caso in cui la lista che ottiene il maggior numero di voti non presenti un numero di candidati sufficienti ad assicurare il raggiungimento del numero di candidati a eleggere”.
 

“Inoltre, saranno proposti chiarimenti – prosegue il comunicato – nell’ambito di detti articoli volti, in particolare, a esplicitare il principio, già implicito nell’ordinamento, per cui in tutti i casi in cui la nomina degli amministratori o dei sindaci abbia luogo al di fuori delle ipotesi di rinnovo dell’intero organo così come in tutti gli altri casi in cui, per qualsivoglia ragione, non sia possibile eleggere gli amministratori e i sindaci con il procedimento del voto di lista, l’Assemblea delibera con le maggioranze di legge in modo da assicurare comunque il rispetto della normativa vigente”.

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