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Terna assegna a Prysmian contratto da 630 milioni per i cavi sottomarini Adriatic Link

Il nuovo elettrodotto sottomarino “invisibile” in corrente continua che collegherà Abruzzo e Marche, da 1000 MW di potenza, è lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini

Terna assegna a Prysmian contratto da 630 milioni per i cavi sottomarini Adriatic Link

A Prysmian il contratto per l’Adriatic Link, l’opera inserita da Terna nel Piano di Sviluppo del 2018. La società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale ha assegnato all’azienda attiva nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, il contratto da 630 milioni per la fornitura e la posa in opera dei cavi sottomarini e interrati dell’Adriatico Link. Si tratta del nuovo elettrodotto sottomarino “invisibile” in corrente continua che collegherà Abruzzo e Marche, da 1000 MW di potenza, lungo circa 250 km, di cui 210 km sottomarini. L’opera, per la quale Terna investirà circa 1,3 miliardi di euro complessivi favorirà l’integrazione delle fonti rinnovabili e la transizione energetica. È quanto si legge in un comunicato della società guidata da Giuseppina di Foggia.

“L’Adriatic Link riveste un’importanza strategica per l’integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo così al processo di decarbonizzazione del sistema energetico italiano. Il collegamento sottomarino permette inoltre di realizzare un’infrastruttura elettrica altamente sostenibile dal punto di vista ambientale e di impatto sul territorio”, ha dichiarato Giacomo Donnini, direttore grandi progetti e sviluppo internazionale di Terna.

Adriatic Link: il collegamento sottomarino che unisce Nord e Sud Italia

Nel dettaglio, la nuova infrastruttura consentirà di incrementare di circa 1000 MW la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord del Paese, “aumentando la sicurezza, l’efficienza e la resilienza dell’intera rete elettrica di trasmissione nazionale”, prosegue la nota.

Il collegamento elettrico è un intervento all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale. A differenza del Tyrrhenian Link, che utilizza cavi a massa impregnata equipaggiati con una doppia armatura con livello di tensione 500 kV, i cavi dell’Adriatic Link sono realizzati in alluminio con isolamento in polietilene reticolato estruso (Xlpe) di circa 210 km e da due cavi terrestri di circa 40 km. Le stazioni di conversione saranno realizzate nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di Cepagatti, per l’Abruzzo, e di Fano, per le Marche, e avranno un impatto sul territorio molto ridotto.

Sostenibilità e tutela ambientale in cima alle priorità

La posa dei cavi in mare raggiungerà una profondità massima di 100 metri. Per gli approdi si ricorrerà all’utilizzo della tecnica della trivellazione orizzontale controllata che permetterà di installare la conduttura, limitando gli impatti ambientali e sociali sul litorale, e di garantire la salvaguardia del collegamento elettrico in caso di erosione costiera. Parimenti, per il tracciato terrestre si utilizzerà per lo più la viabilità stradale esistente. Nell’ambito della survey marina, che ha certificato l’idoneità del fondale alla realizzazione del progetto, sono stati ispezionati circa 700 km² di Mare Adriatico.

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