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Telecom, Mediaset e petrolio “salvano” Piazza Affari

La buona partenza di Wall Street si sgonfia con l’inflazione Usa leggermente inferiore al consensus e l’euro che si rafforza sul dollaro. Così i listini europei chiudono piatti o in lieve perdita. Madrid e Londra risentono delle tensioni geopolitiche, Milano si tiene a galla con un +0,07%. Saipem rimonta, brilla Ferragamo. Netflix supera per la prima volta i 200 dollari.

Chiusura contrastata per i listini europei, che, dopo una mattinata frizzantina, ripiegano con il dato sull’inflazione Usa di settembre, inferiore al consensus e il conseguente calo del dollaro. Piazza Affari si ferma a 22.413 punti, +0,07%, sostenuta da Mediaset +1,92% e dal picco improvviso di Telecom, +1,65%, ma ancora zavorrata da alcuni titoli bancari, in attesa che Bce e Bruxelles decidano come gestire la copertura dei crediti deteriorati. Clima identico a Francoforte +0,07%. Più deboli Madrid e Parigi, entrambe a -0,17%, peggio Londra -0,28%.

Wall Street apre positiva, con Netflix che, per la prima volta, supera la soglia dei 200 dollari ad azione. I listini soffrono però il settore bancario, con le trimestrali di  Bank of America e Wells Fargo. Quest’ultima affonda, con i profitti crollati a causa dei costi legali dello scandalo sui conti fantasma.

Sul fronte macro il dato sull’inflazione di settembre era atteso per i suoi riflessi sulla Federal Reserve, che, a questo punto, potrebbe essere meno incline a un terzo rialzo dei tassi, nonostante le vendite al dettaglio siano in ripresa e la fiducia dei consumatori, secondo l’indice dell’Università del Michigan, sia, a ottobre, ben oltre le previsioni. Il dollaro, dopo un primo scivolone, recupera. Al momento il cross euro biglietto verde è intorno a 1,184. Bene il petrolio: Brent +1,34%, 56,82 dollari al barile. Oro in recupero, intorno a 1300 dollari l’oncia. 

Ancora una seduta positiva per l’obbligazionario italiano. Il decennale riduce il rendimento al 2,06% e lo spread con il Bund tedesco resta stabile a 165.80 punti (-0,18%). La spinta positiva, secondo Bloomberg e Reuters, starebbe in un prolungamento degli acquisti da parte della Banca centrale europea, anche se a un ritmo più contenuto.

Sul fronte Bond c’è da segnalare un’altra indiscrezione, secondo cui la Bce potrebbe acquistare, nell’ambito del Qe, covered bond emessi dalla Banca centrale greca, fornendo così un sostegno indiretto all’economia ellenica.

Fra i titoli migliori di Piazza Affari si afferma Telecom, che parte negativa, poi recupera dopo il rinvio alla prossima riunione di governo, lunedì, dell’esame del decreto sull‘utilizzo del golden power. Tra i vari punti all’interno del Decreto Fiscale approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, c’è invece una norma sulle scalate ostili, che dovrebbe introdurre l’obbligo di invio di una lettera di intenti con la specifica indicazione degli obiettivi sottostanti nell’ipotesi di superamento di certe percentuali di possesso del capitale di una società quotata. Sarebbe una norma generale, in via di definizione, e non specifica sulla vicenda Vivendi-Tim,

Bene Ferragamo +1,87%; Mediaset +1,92%; Tenaris +1,22%; Finecobank +1,03%. In fondo al listino Bper -2,18%; Banco Bpm -1,37%; Ubi -0,92%. Bloomberg sostiene che Bridgewater Associates, il più grande hedge fund al mondo, avrebbe scommesso 713 milioni di dollari sul ribasso delle azioni di cinque banche e una compagnia assicurativa italiana: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Bper e Ubi e Generali. Le vendite colpiscono anche Exor -1% e Recordati +0,72%.

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