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Telecom Italia: bene i conti, il titolo vola in Borsa

Ricavi in crescita dell’8,7%, Ebitda +7,3% per la prima azienda di telefonia italiana – Bernabè annuncia ufficialmente il taglio al monte dividendi per proseguire nella “riduzione dell’indebitamento” – Confermati i target per il 2012.

Telecom Italia: bene i conti, il titolo vola in Borsa

Telecom Italia vola a Piazza Affari, mettendo a segno, fin dall’apertura, il rialzo maggiore dell’intero Ftse Mib. Il titolo è arrivato a guadagnare oltre il 5% dopo la diffusione dei risultati preliminari 2011 e l’aggiornamento del piano al 2014. Quanto al taglio del monte dividendi, che scenderà quest’anno a 900 milioni, il mercato aveva già scontato la notizia nei giorni scorsi. Ma veniamo ai conti.

Il 2011 si chiude per il big della telefonia italiana con ricavi per 29.958 milioni di euro, in crescita dell’8,7% rispetto al 2010. L’Ebitda è di 12.246 milioni, in aumento del 7,3%, con un’incidenza sui ricavi del 40,9% (41,4% nel 2010). Complessivamente i ricavi domestici nel 2011 sono stati pari a 19.033 milioni, in riduzione del 5,2% rispetto all’esercizio precedente (-4,8% la variazione organica). Nel dettaglio, i ricavi da telecomunicazioni fisse ammontano a 13.542 milioni (-4,1%). Nel mobile i ricavi sono stati pari a 7.114 milioni, in flessione del 7,5% rispetto al 2010, ma in costante trend di miglioramento. 

L’indebitamento finanziario netto a fine 2011 è pari a 30.414 milioni di euro, in diminuzione di 1.054 milioni rispetto all’anno precedente. La riduzione – spiega una nota del gruppo – “è tanto più significativa tenendo conto che sul quarto trimestre 2011 ha pesato l’investimento per l’acquisto delle frequenze Lte (1.223 milioni)”. Per questa stessa ragione l’operating free cash flow a fine 2011 è pari a 5.767 milioni, in diminuzione di 446 milioni su base annua. Quanto alle stime, per il 2012 Telecom prevede un indebitamento finanziario netto rettificato a circa 27,5 miliardi di euro, target invariato rispetto al precedente piano, che pure non includeva l’esborso per le frequenze Lte. Nel 2013 l’indebitamento dovrebbe scendere ulteriormente a circa 25 miliardi.

Il monte dividendi scenderà a 900 milioni di euro dai 1,2 miliardi dello scorso anno, rispetto alla precedente previsione di un rialzo del 15% annuo. Lo si apprende dal comunicato del gruppo sui risultati preliminari 2011. Il presidente esecutivo del gruppo, Franco Bernabè, spiega che “tale dividend policy contribuisce alla conferma del percorso di riduzione dell’indebitamento delineato nel precedente piano. Al raggiungimento di tale obiettivo la shareholder remuneration potrà tornare a crescere”.

In un anno caratterizzato “al rallentamento delle principali economie e dalle tensioni recessive di quelle mature – prosegue Bernabè – il gruppo ha raggiunto tutti gli obiettivi indicati per il 2011 a livello consolidato in termini di stabilizzazione del fatturato, della redditività e della generazione di cassa operativa”. 

La crescita dell’Ebitda e dei ricavi consolidati è legata “soprattutto al rafforzamento dei risultati delle attività in Brasile e in Argentina”. In questo modo “proseguono il percorso di riduzione dell’indebitamento finanziario netto e il processo di riposizionamento verso mercati con migliori prospettive di sviluppo, entrambi volti a riportare il gruppo su un profilo di crescita”, conclude Bernabè.

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