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Telecom, Generali, Leonardo e Stm: Piazza Affari fa poker

Le blue chips trascinano il Ftse Mib: solo la Borsa di Francoforte tiene testa a Piazza Affari – Brillano per l’intera seduta Tim, Generali, Leonardo e Stm – Qualche vendita su Atlantia dopo l’affare Abertis – Wall Street apre bene.

Telecom, Generali, Leonardo e Stm: Piazza Affari fa poker

Seduta positiva per i mercati europei, sostenuti nel pomeriggio dal rimbalzo di Wall Street. Piazza Affari recupera le perdite della vigilia con gli interessi, +1,16%, 22.713 punti, grazie allo scatto di Cnh +2,97% e Telecom, +2,83%, e alla buona intonazione delle banche dopo la pubblicazione dell’addendum alle linee guida della Vigilanza bancaria di Francoforte; Unicredit +2,36%. Fitch rivede al rialzo le stime sul Pil tricolore e prevede una crescita dell’1,5% per il 2018 e dell’1,2% per il 2019 (contro 1,3% e 1% precedenti). In rialzo Francoforte, +0,88% e Parigi +0,65%, leggermente più arretrata Londra +0,1%, mentre la Borsa di Mosca chiude debole -0,12%. Si ricorda che Gran Bretagna, Usa, Francia e Germania hanno sottoscritto una dichiarazione a quattro che punta il dito contro la Russia per l’attacco chimico di Salisbury, Mosca però non ci sta e replica accusando Londra di una montatura per problemi indotti dalla Brexit.

Wall Street prosegue in rialzo, con il Dow 30 attualmente in recupero di quasi un punto percentuale dopo tre sedute in calo, mentre il Nasdaq è in parità. Si attenuano momentaneamente i timori della guerra commerciale avviata da Donald Trump, anche se oggi il Fondo Monetario Internazionale mette in guardia dai rischi del protezionismo. In vista della riunione del G20, a Buenos Aires, il 19 e 20 marzo prossimi, l’FMI conferma le sue stime di crescita per l’economia globale (+3,9% sia nel 2018 sia nel 2019) e sostiene che ‘nel breve termine la crescita potrebbe stupire nuovamente al rialzo’, ma avverte ‘stanno anche aumentando i rischi’. Per l’Italia resta centrale il nodo dei non performing loan, mentre “la crescita è un’opportunità per portare avanti le previste misure di consolidamento soprattutto dove i livelli di debito sono elevati e la posizione di bilancio è debole (Argentina, Brasile, Italia e Russia)”.

Sul fronte monetario il dollaro recupera terreno nei confronti dell’euro e il cambio scende lievemente a 1,232 (-0,37%). Piatto l’oro, a 34,38 euro al grammo (-0,08%). Petrolio in frazionale recupero, con il Brent a 65,03 dollari al barile (+0,22%) e il Wti a 61,26 dollari, +0,39%. Benino il secondario italiano: il rendimento del Btp 10 anni scende a 1,9%, lo spread con il Bund  si porta a 132.50 punti.

La blue chip più interessante è Telecom, galvanizzata dalla sfida lanciata dal fondo Elliott a Vivendi, con la richiesta di inserire, per la prossima assemblea del 24 aprile, il voto  sulla revoca di 6 componenti del cda che fanno capo ai francesi, tra cui il presidente Arnaud de Puyfontaine e il vicepresidente Giuseppe Recchi, senza toccare, almeno per ora, l’ad Amos Genish.

Denaro su  Leonardo +2,36%. Il mercato premia Generali, +2,51%,  per i conti 2017, con utile operativo record, dividendo in rialzo e conferma dei target 2018. Positive le banche. Unicredit è anche il titolo più scambiato. Bene Ubi +1,65%; Banco Bpm +1,6%.

In fondo al Ftse Mib resta Atlantia, -2,33%, ancora a seguito degli accordi con Acs e Hochtief per Abertis. In calo gli energetici, con Tenaris -0,87%; Saipem -0,15%; Italgas -0,44%. Le prese di beneficio penalizzano leggermente Generali -0,22%. Fuori dal listino principale Cairo guadagna il 6,75%; positiva Rcs +0,66%, con i conti 2017 superiori alle stime.

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