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Taxi, regalare una licenza ai conducenti: il Terzo polo fa da apripista, il Governo si muove, l’Antitrust indaga

Di fronte alle lunghe code di cittadini esasperati in attesa di un taxi, forse qualcosa si muove e la proposta del Terzo polo di regalare una licenza ai tassisti per aumentare il numero delle auto pubbliche in strada può finalmente aprire al strada una soluzione che metta d’accordo tutti

Taxi, regalare una licenza ai conducenti: il Terzo polo fa da apripista, il Governo si muove, l’Antitrust indaga

Meglio tardi che mai. Dopo mesi e mesi di caos dei taxi, di indecorose code all’uscita delle stazioni ferroviarie di Roma, Milano e Napoli e dei principali aeroporti, di vera e propria latitanza delle auto bianche, finalmente qualcosa si muove. L’Antitrust ha annunciato indagini sulle criticità nel settore dei taxi e sulle ragioni dei “pesanti disservizi per l’utenza”. Visto che le code infinite e le penose attese degli utenti non sono nate oggi ma durano da mesi e mesi, non sarebbe stato male che l’Antitrust si fosse mosso prima, molto prima, ma l’annuncio di ieri è meglio di niente. E lo stesso vale anche per il Governo che ieri ha fatto sapere di pensare alla doppia licenza per i tassisti: te ne regalo una che puoi rivendere recuperando la svalutazione della tua o puoi affidarla a un tuo parente o amico. Risultato: più taxi in circolazione e nessun svantaggio per i tassisti. E’ un’idea che in realtà ha lanciato settimana scorsa il Terzo polo (Italia viva di Renzi e Azione di Calenda, per una volta incredibilmente d’accordo). Ed è un’idea eccellente, già sperimentata con successo nei Paesi del Nord Europa e che può finalmente mettere d’accordo i tassisti e i cittadini. O almeno così si spera. Purché dalle promesse si passi rapidamente ai fatti, prima che l’estate tramonti.

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