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Tasse, pensioni, bollette, reddito di cittadinanza: è “prudente e realista” la prima manovra di Meloni che vale 35 miliardi

È all’insegna della prudenza e del realismo la manovra di bilancio 2023 del governo Meloni: tasse, pensioni, reddito di cittadinanza, lotta al caro bollette e all’inflazione tra le misure principali

Tasse, pensioni, bollette, reddito di cittadinanza: è “prudente e realista” la prima manovra di Meloni che vale 35 miliardi

Tasse, pensioni, bollette, Reddito di cittadinanza: il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera la prima manovra di bilancio dell’era Meloni. Ma, per fortuna, le suggestioni elettoralistiche adombrate dalla Lega di Matteo Salvini hanno lasciato il passo alla “parsimonia” e alla “prudenza” inaugurate dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e pienamente avallate dalla premier Giorgia Meloni che non può rinunciare del tutto a lanciare qualche segnale all’elettorato di centrodestra ma all’insegna degli inevitabili equilibri di bilancio, che non lasciano spazio alle avventure. La manovra di bilancio 2023 vale complessivamente 35 miliardi e – come spiega il comunicato finale del Consiglio dei ministri – è principalmente dedicata agli interventi a favore delle famiglie e delle imprese per contrastare il caro-energia e l’aumento dell’inflazione: ora sarà sottoposta all’esame del Parlamento che non manca mai di rinunciare a qualche sorpresa ma che è largamente dominato dal centrodestra e soprattutto dalle forze che si richiamano a Giorgia Meloni.

Ecco il ventaglio degli interventi della manovra.

Caro bollette: 21 miliardi per famiglie e imprese

Circa due terzi – esattamente 21 miliardi – dell’intera manovra è destinata alla lotta al caro-energia, soprattutto nei primi tre mesi del 2023. In particolare viene confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30 al 35% e per le imprese energivore e gasivore dal 40 al 45%. Per le famiglie più fragili viene confermato il bonus sociale bollette, con innalzamento della soglia Isee da 12 mila a 15 mila euro.

Lotta all’inflazione

Non c’è la riduzione dell’Iva su pane e pasta, come inizialmente prospettato dal Governo, ma il Consiglio dei ministri ha istituito un fondo di 500 milioni di euro per la realizzazione di una Carta Risparmio Spesa per i redditi bassi fino a 15 mila euro, gestita dai Comuni, e finalizzata all’acquisto di beni di prima necessità da utilizzare presso punti vendita che aderiscano all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di beni alimentari. Viene inoltre ridotta dal 10 al 5% l’Iva sui prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.

Assegno unico, agevolazioni acquisto prima casa, assunzioni

Per il 2023 viene maggiorato del 50% il primo l’assegno unico per le famiglie e di un altro 50% per le famiglie con 3 o più figli. Confermato anche l’assegno per i disabili. Per l’acquisto della prima casa sono prorogare le agevolazioni per i giovani under 36 anni. Sul piano del lavoro vengono previste agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 anni e per i percettori di reddito di cittadinanza. Detassati inoltre i premi di produttività con aliquota al 5% per i premi fino a 3 mila euro.

Flat tax e parziale tregua fiscale

Si estende la Flat tax fino a 85 mila euro annui per lavoratori autonomi e partite Iva e – sempre per i lavoratori autonomi – si introduce una Flat tax incrementale al 15% con franchigia del 5% e tetto massimo di 40 mila euro. Tregua fiscale, parziale e limitata alle partite più basse, per cittadini e imprese in difficoltàa causa del Covid e del caro-energia

Pensioni anticipate: scatta quota 103 dal 1 gennaio 2023

Per anticipare l’uscita dal lavoro e richiedere la pensione di anzianità occorrerà avere compiuto 62 anni e aver raggiunto almeno 41 anni di contributi (Quota 103). Chi invece decide di restare al lavoro godrà di una decontribuzione del 10%. Prorogata l’Opzione donna con qualche modifica: pensione a 58 anni con due figli, a 59 anni con un figlio e a 60 anni negli altri casi. Confermata anche l’Ape sociale per i lavori usuranti.

Reddito di cittadinanza: decade al rifiuto della prima offerta di lavoro congrua

Sulla misura simbolo dei Cinque Stelle, avversata dalla destra e richiesta di correzioni dal Terzo polo, il Governo ha deciso che dal primo gennaio 2023 sarà riconosciuto – alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo familiare disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età – il reddito di cittadinanza nel limite massimo di 7-8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale, in mancanza della quale il reddito decade. La percezione del reddito di cittadinanza viene meno anche al rifiuto della prima offerta di lavoro congrua.

Tetto al contante elevato a 5.000 euro

Il controverso tetto al contante salirà dal 1 gennaio 2023 dagli attuali 1.000 euro a 5 mila euro, con immediate proteste di chi – a torto o ragione – vede in questa misura un incentivo all’evasione fiscale.

Imprese: fondo di garanzia Pmi. Sospese plastic e sugar tax

Il Fondo di garanzia per le piccole medie imprese viene rifinanziato per un miliardo e viene prorogato il bonus Ipo che prevede un credito d’imposta per le Pmi che si quotano in Borsa. Infine il Governo ha deciso di sospendere anche per il 2023 l’entrata in vigore della Plastic Tax sui prodotti in plastica monouso e della Sugar Tax sulle bevande zuccherate.

Ponte sullo Stretto di Messina

Il Governo rilancia infine il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto tra la Calabria e la Sicilia attraverso la riattivazione della società Stretto di Messina Spa attualmente in liquidazione. Il controverso progetto dello Stretto ha già provocato un esborso notevole di denaro pubblico per consulenze forse non sempre necessarie: speriamo che finalmente si passi alle decisioni operative e che si alzi la guardia sulle truffe.

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