Condividi

Tasse e manovra, Ania: non toccate i fondi pensione

Le assicurazioni chiedono al Governo anche di “rendere revocabile alla fine di ciascun anno l’opzione espressa dal dipendente” sull’anticipo del Tfr.

Tasse e manovra, Ania: non toccate i fondi pensione

Le assicurazioni italiane si scagliano contro l’aumento delle tasse sui fondi pensione previsto dalla legge di Stabilità. “La misura dà luogo a un’evidente penalizzazione della scelta previdenziale”, ha detto in audizione alla Camera Aldo Minucci, presidente dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, sottolineando che in questo modo il Governo sconfessa “il patto all’epoca stipulato dallo Stato con i lavoratori e i cittadini che hanno scelto di aderire a tali forme pensionistiche anche sulla base delle campagne istituzionali di sensibilizzazione e delle incentivazioni fiscali riconosciute che verrebbero ora ridimensionate in maniera significativa”.

Nel dettaglio, la manovra alza l’imposta sostitutiva sui redditi dei fondi pensione al 20 dall’11% e il prelievo sui redditi derivanti dalla rivalutazione dei fondi per il trattamento di fine rapporto al 17 dall’11%.. Come termine di paragone, Minucci afferma che “negli altri Paesi dell’Ue i rendimenti delle gestioni pensionistiche complementari sono del tutto esenti da tassazione”. Per questo l’Ania chiede al governo non solo di eliminare la norma ma di ridurre la tassazione sui rendimenti dei fondi previdenziali al 12,5%, come avviene per i titoli di Stato. 

L’Associazione promuove il taglio dell’Irap (2,7 miliardi) e la decontribuzione dei nuovi assunti a tempo indeterminato (1,9 mld), ma manifesta qualche perplessità sull’anticipo del Tfr in busta paga, per il quale sollecita il governo a “rendere revocabile alla fine di ciascun anno di sperimentazione l’opzione espressa dal dipendente”.

Commenta