Condividi

Tares e Mini-Imu, venerdì doppia scadenza: come fare i calcoli e pagare

Quella di venerdì è una scadenza che vale doppio: sarà l’ultimo giorno per pagare sia la maggiorazione sulla Tares (la tassa sui rifiuti), sia la mini-Imu, o Imu residua, che vale il 40% dell’imposta dovuta ai Comuni che hanno alzato l’aliquota oltre il 4 per mille – Ecco come fare calcolare gli importi e come pagare.

Tares e Mini-Imu, venerdì doppia scadenza: come fare i calcoli e pagare

Inizia oggi l’ultima settimana di incubo fiscale sulla casa. Quella di venerdì è una scadenza che vale doppio: sarà l’ultimo giorno per pagare sia la maggiorazione sulla Tares (la tassa sui rifiuti), sia la mini-Imu, o Imu residua, che vale il 40% dell’imposta dovuta ai Comuni che hanno alzato l’aliquota oltre il 4 per mille. 

TARES

Iniziamo dalla Tares, vero e proprio rebus per i contribuenti italiani. L’imposta comprende il balzello aggiuntivo di 30 centesimi al metro quadrato introdotto dal governo Monti con il decreto Salva Italia e andrà direttamente nelle casse dello Stato, cui dovrebbe portare circa un miliardo di euro.

Dal 2014 questa parte della tassa rientrerà nella componente Tasi della neonata Iuc. Il pagamento deve essere effettuato tramite il modello F24 e chi non rispetterà la scadenza del 24 gennaio (anche nei Comuni che hanno già provveduto alla riscossione) si vedrà addebitare interessi e sanzioni di mora. 

MINI-IMU

Anche la mini-Imu deve essere pagata con l’F24, ma in questo caso si può scegliere di saldare il conto anche tramite un bollettino postale apposito. Ma chi dovrà pagare? L’elenco è piuttosto eterogeneo: in primo luogo i proprietari di prime case, ma anche chi possiede terreni agricoli, immobili non locati di anziani o disabili ricoverati e residenti in case di cura. L’imposta ricade inoltre sulle abitazioni dei residenti all’estero e su quelle dei militari e delle forze dell’ordine.

Per calcolarla bisogna armarsi di pazienza. Si parte dalla rendita catastale, che deve essere rivalutata del 5% e moltiplicata per 160.  Si ottiene così la base imponibile su cui applicare prima l’aliquota statale del 4 per mille, poi quella stabilita dal proprio Comune (più alta). Infine, si fa la sottrazione dei due risultati e della differenza ottenuta si calcola il 40%. Quella è la cifra da pagare. 

Per quanto riguarda i codici tributo da riportare sul modello F24, per l’abitazione principale è 3912 e per i terreni agricoli 3914. Se l’importo dovuto è inferiore a 12 euro si è esentati dal pagamento.

Commenta