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Tap, respinto ricorso Regione Puglia

Oggi la decisione definitiva del Tar del Lazio: i lavori, quindi, potranno riprendere, e con essi le operazioni che riguardano le piante da portare altrove e poi reimpiantare dopo i lavori.

Tap, respinto ricorso Regione Puglia

Il 6 aprile aveva accolto la richiesta di sospensione cautelare dei lavori, oggi ha deciso di respingere definitivamente il ricorso. Da una parte il Tar del Lazio, dall’altra la Regione Puglia di Michele Emiliano e al centro il gasdotto Tap, i cui lavori nel Salento sono iniziati tra la fine di marzo e i primi di aprile tra le proteste della popolazione (e gli scontri con le forze dell’ordine). Poi la sospensione, esattamente due settimane fa, proprio grazie alla decisione del Tribunale amministrativo, che aveva stabilito lo stop all’espianto degli alberi di ulivo.

In quell’occasione il presidente del Tar del Lazio con un decreto urgente aveva accolto, in prima battuta, l’istanza della Regione e aveva sospeso gli atti ministeriali con cui veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A.44 della Via, la Valutazione di impatto ambientale legata ai lavori per il gasdotto nell’area di Melendugno, in Salento. Questa prescrizione è riferita alla cosiddetta fase zero dei lavori e autorizza Tap, il consorzio a cui fa capo la realizzazione del gasdotto, a espiantare gli ulivi nell’area del cantiere.

Ieri il Tar ha riesaminato l’intera questione nel merito, in camera di consiglio, e ha deciso di respingere il ricorso. Oggi, invece, la decisione finale, con il no definitivo al ricorso della Regione. I lavori, quindi, potranno riprendere, e con essi le operazioni che riguardano le piante da portare altrove e poi reimpiantare dopo i lavori.

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