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Tap: il gasdotto trans-adriatico entra in funzione

L’infrastruttura (che dalla frontiera greco-turca attraversa Grecia e Albania per approdare in Italia) ha avviato la commercializzazione. E’ in grado di trasportare in un anno 10 miliardi di metri cubi di gas dall’Azerbaijan

Tap: il gasdotto trans-adriatico entra in funzione

Il gasdotto Tap (Trans-Adriatic Pipeline) entra nella fase operativa con il via libera alle attività commerciali. L’infrastruttura – che dalla frontiera greco-turca attraversa Grecia e Albania per approdare in Italia, sulla costa leccese – è in grado di trasportare in un anno 10 miliardi di metri cubi di gas azero, ma la progettazione prevede la possibilità di raddoppiare la capacità di trasporto.

“L’apertura di una nuova rotta dell’energia affidabile e sostenibile e la disponibilità di una nuova fonte di gas che raggiungerà milioni di utenti finali europei nei decenni a venire”, commenta Luca Schieppati, managing director di Tap.

“Il Corridoio Meridionale del Gas apre la via per l’approvvigionamento di gas naturale dall’Azerbaijan all’Europa ed è uno dei sistemi più moderni e affidabili attualmente disponibili per il trasporto di energia – continua Murad Heydarov, presidente del consiglio di amministrazione del gasdotto trans-adriatico – Componente essenziale dei 3.500 km del Corridoio Meridionale del Gas, Tap garantisce all’Europa una fornitura strategica e competitiva in grado di rafforzarne la sicurezza energetica. Allo stesso tempo, Tap offre un contributo all’obiettivo dell’Unione Europea di realizzare un mercato energetico integrato e di mettere a disposizione un mix energetico sostenibile, sicuro e diversificato per la transizione energetica in corso”.

Nel dettaglio, il gasdotto si sviluppa attraverso la Grecia (550 km) e l’Albania (215 km), passa sotto il mare Adriatico (105 km) e termina in Italia (8 km). Lungo il percorso raggiunge un’altitudine di 2.100 metri sulle montagne albanesi e una profondità di 810 metri nel mare Adriatico. Per finanziarlo è stato realizzato un project financing da 3,9 miliardi di euro. La costruzione ha richiesto 50 milioni di ore-uomo lavorate e circa 140 milioni di chilometri percorsi.

L’azionariato di Tap è composto da Bp (20%), Socar (20%), Snam (20%), Fluxys (19%), Enagas (16%) e Axpo (5%). Tutti i soci hanno approvato la delibera relativa allo sviluppo e alla costruzione del progetto alla fine del 2013.

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