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Taiwan, imprese statali energetiche in profondo rosso

Sette imprese statali del Paese, attive nella produzione di energia e nei trasporti, hanno accumulato perdite per 106,7 miliardi di nuovi dollari di Taiwan nel 2012.

Taiwan, imprese statali energetiche in profondo rosso

Il National Audit Office (Nao) di Taiwan ha annunciato che sette imprese statali del Paese, attive nella produzione di energia e nei trasporti,  hanno accumulato perdite per 106,7 miliardi di nuovi dollari di Taiwan nel 2012. In particolare, Taipower, CPC Corp. e Taiwan Railway Administration erano in cima alla classifica tra le aziende in perdita, avendo terminato l’anno rispettivamente con 62 miliardi, 33,8 miliardi e 9,7 miliardi in rosso.

Nel mirino di Nao c’è in particolare CPC che, secondo l’ente di audit, dovrebbe formulare una strategia per migliorare la sua performance. CPC ha attribuito la sua cattiva performance all’abitudine di assorbire metà degli aumenti del prezzo del greggio, il che si sarebe tradotto in perdite nell’inventario. In totale, però il bilancio delle aziende statali non è negativo. 

Le 26 aziende di Stato taiwanesi hanno generato un fatturato di oltre 3570 miliardi di dollari di Taiwan, con costi operativi pari a 3.390 miliardi e utili netti pari a 113 miliardi. La profittabilità delle aziende statali ha superato le previsioni. L’ente di audit ha affermato che la migliore performance è dovuta agli investimenti della Banca centrale in valute estere e bond, che hanno garantito ritorni migliori del previsto nel 2012. La Banca centrale e altre 19 divisioni hanno generato profitti per 293,9 miliardi. Il Fondo monetario internazionale ha accusato Taiwan di sostenere successivamente le industrie che producono energia. 


Allegati: China Post

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