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Tagli nella fornitura di gas russo all’Europa, Assium mette in campo gli Utility Manager

Mosca annuncia tagli significativi nella fornitura di gas all’Europa, riducendo i flussi dal gasdotto Nord Stream, tuttavia – secondo il Ministero della Transizione Ecologica – l’Italia non passerà dal livello di preallarme a quello di allarme. Per gli esperti di Assium, gli effetti si vedranno in autunno e le fatture del gas vedranno costi aumentati del 500%

Tagli nella fornitura di gas russo all’Europa, Assium mette in campo gli Utility Manager

Gazprom, colosso energetico controllato dal Cremlino, ha deciso di tagliare del 40% la fornitura di gas a ENI, la multinazionale che si occupa della distribuzione del gas su tutto il territorio italiano. La decisione, secondo il parere del Comitato Tecnico Scientifico del MiTe (Ministero della Transizione Ecologica) non dovrebbe avere ripercussioni immediate. Eppure l’effetto della sola notizia ha già portato ad un aumento del costo del metano alla Borsa di Amsterdam, passato da 82,5 a 117,74 euro, con un picco di 134 euro/MWh. Un trend che potrebbe peggiorare nei prossimi mesi e che fa sorgere parecchi dubbi sulla tenuta degli stoccaggi comuni, in vista dell’inverno.

Ma come si traducono nella bolletta finale delle imprese queste notizie? Secondo quanto raccolto dagli associati Assium, nei prossimi mesi tutte le imprese con fatture energetiche (gas e luce) che impattano più del 10% sul fatturato, si troveranno di fronte a scelte “definitive” che condizioneranno la produzione. Le cosiddette energivore si troveranno – già a novembre 2022 – con bollette del gas (e a febbraio 2023 con quelle della luce) con costi aumentati del 500% in molti casi.

Assium e i suoi Utility Manager certificati

Le trattative per una rimodulazione dei contratti, tuttora in atto, richiedono perciò lungimiranza e scelte ben ponderate come mai in passato sono state necessarie. Assium già dispone di una rete virtuosa di sostegno e aggiornamento dedicata alle imprese. Si tratta di quell’insieme di competenze proprie di una figura professionale che Assium si è battuta per certificare attraverso una norma UNI (11782 del 2020): l’Utility Manager, ovvero un esperto di utilities (energia elettrica, gas, telefonia mobile, fissa e connettività), che fa da ponte tra i fornitori e le PMI.

Un Utility Manager certificato supervisiona e consiglia la sottoscrizione dei contratti di fornitura o l’aggiornamento di quelli esistenti a condizioni più vantaggiose, aiuta nel controllo delle fatture e risolve qualsiasi problema legato alle utilities.

L’anno termico, ossia il periodo temporale di riferimento per i contratti, la cui durata va dal 1° ottobre al 30 settembre successivo, sta per volgere al termine ed è questo il periodo in cui gli imprenditori si mettono a tavolino per rinegoziare i termini del precedente contratto o per cercare un operatore che offra condizioni di vendita più vantaggiose e maggiori garanzie di fornitura. È quindi il momento migliore per fare una scelta oculata nella direzione di chi ha promosso un comportamento sano e leale sul mercato, alimentando dialogo, conoscenza e fiducia fra gli attori economici e sociali.

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