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Svizzera: la Banca centrale elvetica non frena il franco

La banca nazionale svizzera ha deciso di attuare un’ulteriore iniezione di liquidità nei mercati per frenare l’eccessivo apprezzamento della valuta. Ma i mercati non hanno accolto la notizia nel modo sperato e il franco continua a rafforzarsi.

Svizzera: la Banca centrale elvetica non frena il franco

L’ultima iniezione di liquidità nei mercati monetari della Banca nazionale svizzera (Bns) ha avuto l’effetto opposto a quello desiderato. Infatti la valuta elvetica continua la corsa al rialzo: dunque tanto l’euro quanto il dollaro sono scesi rispetto al franco. Verso le ore 10.00, l’euro cede l’1,32%, dopo essere arrivato a cedere il 2%, e tratta a 1,1325 franchi. Mentre la valuta americana cede l’1,25% e tratta a 0,7870 franchi, arrivata a cedere fino all’1,78%.

Questa mattina la Bns aveva varato nuove misure per contrastare l’eccessivo apprezzamento del franco, aumentando i depositi a vista da 120 a 200 miliardi di franchi svizzeri, attraverso operazioni swap su divise. Ma i mercati si attendavano operazioni dirette nel Forex o almeno una dichiarazione sul possibile aggancio all’euro che non si sono verificate.

L’apprezzamento del franco ha forti ripercussioni nell’Europa dell’est, dove molti Paesi (come Polonia e Ungheria) hanno gran parte del debito pubblico e privato denominato nella valuta elvetica. Anche il Giappone è preoccupato perchè l’aumento del franco potrebbe spingere al rialzo lo yen, costringendo le autorità nipponiche a intervenire.

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