Condividi

SuperMario Draghi fa il miracolo: le Borse volano e lo spread crolla sotto quota 480

E’ bastato l’annuncio di Draghi che “la Bce è pronta a tutto e che lo spread è anche un suo problema” per galvanizzare i mercati finanziari – Piazza Affari guadagna il 5,6% ed è il miglior listino d’Europa sull’onda dell’exploit delle maggiori banche che segnano rialzi sopra l’8% – Lo spread Btp-Bund crolla e torna a 473 punti – In ascesa l’euro sul dollaro

SuperMario Draghi fa il miracolo: le Borse volano e lo spread crolla sotto quota 480

Un’esplosione di fiducia ha travolto i mercati dopo le decise parole del presidente Mario Draghi a difesa dell’Euro. “La Bce farà tutto il necessario per salvaguardare l’euro. E credetemi sarà sufficiente”. Di più. Non c’è spazio per discussioni sul mandato della Bce e ipotetiche violazioni, Draghi punta a zittire ogni opposizione: La soluzione del problema degli spread, e quindi di rendimenti troppo elevati sul debito sovrano di alcuni Paesi dell’Eurozona, ha precisato Draghi “rientra nel mandato della Bce, nella misura in cui il livello di questi premi di rischio impedisce la giusta trasmissione delle decisioni di politica monetaria” prese dalla Banca centrale. E ora gli occhi sono puntati al consiglio della Bce dei primi d’agosto.

Lo spread Btp-bund ha innescato una decisa discesa sotto quota 500 punti per chiudere attorno a quota 473 e rendimento al 6,05%. Lo spread Bono-bund scende a 560 da 618. Oggi l’Italia ha collocato tutti 2,5 miliardi di euro di Ctz maggio 2014 registrando una domanda sostenuta ma tassi in lieve rialzo al 4,86% dal 4,712%. Domani è attesa l’asta dei Bot e lunedì i Btp a 5 e dieci anni.

L’euro rialza la testa sul dollaro a 1,2292 e il petrolio risale a quota 89,52.

Milano vola del 5,62% a 13.210 punti, Madrid +6%, . Più contenuti i guadagni delle altre Piazze europee: Francoforte +2,75%, Parigi +4,07%, Londra +1,36%. Anche a Wall Street indici positivi, seppur con rialzi contenuti: il Dow Jones sale dell’1,25% e il Nasdaq dello 0,83%. Gli Stati Uniti hanno archiviato una sorpresa positiva sulle richieste iniziali ai sussidi per l’occupazione Usa calate la settimana scorsa ai livelli minimi (353mila) da quattro anni e gli ordini dei beni durevoli a +1,6% ( a 221,63 miliardi di dollari) contro +0,6% atteso dagli analisti.

Sul fronte greco, un nuovo pacchetto di tagli da 11,7 miliardi è stato concordato tra Atene e la Troika mentre proprio oggi la banca d’affari Citi ha diffuso un report in cui ha aumentato al 90% la probabilità che la Grecia esca dall’euro nei prossimi 12-18 mesi. Il listino greco chiude in calo dello 0,83%.

Commenta