Condividi

SuperMario dà la scossa ai mercati: Borse, Btp ed euro in fermento dopo il Qe da mille miliardi

Borse, titoli di Stato e valute in fermento dopo il Qe di oltre mille miliardi della Bce – Ma le emozioni non finiscono qui: la morte del re d’Arabia Abdallah fa rimbalzare il petrolio e in Grecia comincia il conto alla rovescia per le elezioni di domenica – Colpo grosso del cinese Li Ka Shing a Londra: ha comprato 02, secondo gestore mobile inglese

SuperMario dà la scossa ai mercati: Borse, Btp ed euro in fermento dopo il Qe da mille miliardi

Sui mercati finanziari impegnati ad assorbire la novità del QE della Bce è piovuta la notizia della morte di re Abdallah dell’Arabia Saudita, 90 anni, già rimpiazzato dal fratello Salman, 79 anni. Una notizia attesa da tempo, ma che ha comunque già avuto un’eco immediata sui prezzi del petrolio: il Wti è immediatamente salito di 94 cents a 47,95 dollari, in attesa di un rimbalzo più robusto.Un’emozione in più dopo una giornata storica.

Ecco, in sintesi, la situazione dopo la “rivoluzione” innescata dal bazooka di Mario Draghi, a partire dall’immediata discesa dell’euro, trattato stamane a 1,1361 sul dollaro ai minimi dal 2003. In attesa di un altro appuntamento da brivido: le elezioni greche di domenica.

SALGONO ASIA E WALL STREET

Salgono tutte le Borse, Asia compresa. A Tokyo l’indice Nikkei avanza di un punto percentuale, così come i listini di Australia e Corea del Sud. L’Indonesia, intanto, segna un nuovo massimo storico.

Fa eccezione la Cina, frenata dalla contrazione dell’indice manifatturiero, in calo per il secondo di fila e da nuovi segnali di diflazione. 

Anche Wall Street ha partecipato al Bce party: l’indice Dow Jones si è apprezzato dell’1,48%, l’S&P 500 circa dell’1,5% e il Nasdaq dell’1,78%.

EUROPA RECORD. E LI KA SHNG FA UN COLPO GROSSO A LONDRA

Al centro della festa, ovviamente, i mercati europei: salgono Parigi +1,5%, Francoforte +1,3%, Madrid +1,6%.

Londra +1,02% si appresta a vivere oggi un’altra giornata campale: Hutchison Whampoa, il colosso guidato da Li-Ka-Shing che detiene in Italia il controllo di “3” ha acquistato da Telefonica la maggioranza di 02, il secondo gestore mobile inglese, diventando così il leader del mercato d’oltre Manica. Prezzo dell’operazione: 10,2 miliardi di sterline.

MILANO REGINA. E LO SPREAD SCENDE A 109 

Meglio di tutti ha fatto Milano, la Borsa più sensibile all’andamento dei titoli bancari: l’indice FtseMib segna un rialzo del 2,4%, sesta seduta positiva consecutiva.

Ancora più robusto il rally dei titoli di Stato dell’eurozona, Btp in testa.

Il rendimento del Btp a 10 anni è sceso all’1,54% dalll’1,69% di ieri, lo spread con il Bund tedesco si è ridotto a 109 (-6 punti base).

GLI USA APPLAUDONO SUPER MARIO, MA SI CHIEDONO: BASTERA’?

“E’ l’ultima, ma anche la migliore speranza in mano all’Europa per uscire dalla crisi. Ma potrebbe essere troppo piccolo o troppo in ritardo”. Così attacca il commento del New York sulla “bomba” lanciata da Mario Draghi. “Servirà senz’altro ad indebolire l’euro e a tener bassii tassi – sintetizza Mohammed El.Erian, chief economist di Allianz – ma potrebbe non bastare per far ripartire la crescita e comporta alcuni rischi collaterali”.

In ogni caso, la Bce di Mario Draghi non ha certo deluso le aspettative. Francoforte ha varato un programma di acquisto di obbligazioni da 60 miliardi di euro al mese, un piano da portare avanti almeno fino a settembre 2016. Complessivamente l’intervento di politica monetaria è di circa 1.100 miliardi di euro. Gli acquisti di obbligazioni, sia statali che societarie, andranno comunque avanti fino a quando si riaggiusteranno la prospettive di inflazione che la Bce vorrebbe che fosse vicina, appena sotto al 2%. Gli acquisti riguarderanno bond con scadenze tra i due anni ed i trent’anni, dovrebbero riguardare anche i titoli con rendimento negativo.

Il criterio per la ripartizione dell’intervento è basato sull’azionariato della BCE. L’Italia ha una quota del 17% dell’istituto centrale.

UN GIOVEDI’ DA LEONI PER BANCHE E ASSICURAZIONI

A Piazza Affari i rialzi sono stati diffusi fra tutti i settori. Ma a primeggiare sono stati i titoli bancari, i più interessati dalla svolta. Mario Draghi ha sottolineato che il Qe mira a riequilibrare i portafogli bancari, sostituendo Btp e Bund rilevato dalle banche centrali con nuova liquidità. Al proposito, a caldo, Federico Ghizzoni ad di Unicredit ha detto: “La maggior parte dei titoli di Stato sono necessari anche alla posizione di liquidità della banca. Valuteremo volta per volta cosa fare con il portafoglio”

Unicredit è salita del 3,7%, Intesa +2,1%,Monte Paschi +3,3%.

Tra le popolari, Banca Popolare dell’Emilia Romagna +4,7%, Banca Popolare di Milano +3%, Ubi Banca +1,9%, Pop. Etruria +13%. Continua così l’effetto del decreto Renzi sul settore. Ieri, intanto, i banchieri interessati dal provvedimento si sono riuniti a Milano per studiare le contromosse. 

Grandi reazioni anche nel comparto assicurativo.

Si è messa in luce Cattolica +8,6% si porta a 6,40 euro, nuovo massimo da inizio novembre.

Generali +1,7% è salita oltre la soglia dei 18 euro per la prima volta dall’aprile 2010.Avanza anche UnipolSai+3,2%. 

BENE ENI ED ENEL. SAIPEM DA RECORD

Dopo la scomparsa di re Abdallah si aspetta una giornata calda per i titoli dell’energia, già in ripresa. Non meno vivace il settore delle utilities, rilanciato dal robusto calo del costo del denaro.

Tr i Big del Tesoro Eni ha guadagnato il 2,2%. Enel è invece salita del 3,3%, sostenuta dalla promozione di Rbc a Outperform da Sector Perform

Ma la stella della giornata è stata Saipem +4,3%, dopo un rialzo massimo del 7,7%.

Il titolo (+6,6% mercoledì) rimbalza dopo il 2014 nero, in cui ha perduto il 43%,e la discesa delle prime settimane di gennaio in cui è arrivato a segnare a 7,19 euro il ,minimo degli ultimi 11 anni (maggio 2004). Tra le possibili spiegazioni della svolta: 1) il possibile maxi risarcimento da parte di Gazprom per la cancellazione di South Stream (fino a 1,5 miliardi, secondo indiscrezioni); 2) il possibile coinvolgimento nella realizzazione del Turkish Stream, il gasdotto alternativo concordato tra Ankara e Mosca; 3) il rimbalzo dai minimi del settore energia.

Per Websim la quotazione resta elevata: Saipem è scambiata in Borsa ad un P/E 2015 di 14 vlte, assai più alto di quello della francese Technipo (8,3). La media del settore è 10.

DA STM A FCA UN SOLO CORO: GRAZIE DOLLARO

La discesa dell’euro, oltre alla prospettiva di una ripresa dell’economia, è il propellente delle società più esposte all’area dollaro.

StM ha guadagnato il 2,2%, FiatChrysler è salita del 3,1%.

Continua anche la corsa di Mediaset +2,4%. L’Espresso è balzato del 6,80% a 1,037 euro dopo avere ceduto a Discovery Italia la proprietà di All Music per 17 milioni di euro

Prendono consistenza le manovre su Telecom Italia +1% in vista della liquidazione di Telco. Il Sole24Ore scrive che il governo intende intervenire su vari livelli per impedire che la società, per effetto dell’uscita dei soci ex Telco, possa ritrovarsi priva di un nucleo di azionisti stabili: il perno di questa operazione di sistema, sarebbe la Cassa Depositi e Prestiti.  

Lusso in controtendenza: Salvatore Ferragamo -0,9%.Société Générale ha abbassato il titolo a Sell dal precedente Hold.Il target price resta invariato, 20 euro.

Il report della banca transalpina sottolinea che ai prezzi attuali il titolo incorpora le aspettative di crescita del 2015 e del 2016: i multipli a cui tratta sono più alti di quelli medi del settore e non sono giustificati.

Tod’s -1,64%. Stesso ribasso per Safilo.

Commenta