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Super euro affonda le Borse

Dall’Europa agli Usa listini in caduta – La moneta unica tocca il nuovo record da due anni – Milano chiude a -1,1% – Sotto pressione il comparto auto per il sospetto cartello tra i costruttori tedeschi: a Piazza Affari Fca è tra i titoli peggiori – In controtendenza Poste – Hera svetta tra le MidCap – Si riduce lo spread Btp-Bund – Petrolio sotto i 50 dollari.

Fine settimana in profondo rosso per le Borse europee, con l’euro vicino ai massimi da due anni e il settore auto in picchiata, mentre il settimanale “Der Spiegel” scrive che le case automobilistiche tedesche Volkswagen, Bmw, Audi, Porsche e Daimler avrebbero dato vita a un cartello per fissare i prezzi dei sistemi per la gestione delle emissioni dei motori diesel.

Piazza Affari perde l‘1,1% e chiude a 21.202 punti, con Fca -2,62% fra i titoli peggiori e le banche a picco. La maglia nera, fra i listini, spetta a Francoforte, -1,66%, dove Volkswagen cede quasi il 4%. Pioggia di vendite a Parigi -1,57% e Madrid -1,31%, mentre Londra limita le perdite, -0,47%.

Wall Street apre negativa e accentua i ribassi nel corso della seduta. Le vendite colpiscono in particolare Ebay e General Electric, in scia ai conti del trimestre e alla previsioni, mentre i colossi tech Amazon, Alphabet e Facebook presenteranno le loro trimestrali la prossima settimana.

Il cambio euro dollaro resta ai massimi da circa due anni, il cross è 1,165 +0,15%. Ne approfitta l’oro, che aggancia 1252,2 dollari l’oncia (+0,6%). Arretra invece il petrolio, a pochi giorni dall’incontro di San Pietroburgo fra paesi Opec e non Opec: Brent -1,36%, 48,63 dollari al barile.

Sul secondario il Btp 10 anni guadagna terreno per la sesta seduta consecutiva: il rendimento scende a 2,08% e lo spread col Bund arretra a 157.30 -0,82%. La carta italiana risulta confortata dalla conferma della politica accomodante della Bce, anche se in autunno, forse nel meeting di ottobre, potrebbe essere avviata la discussione sul cosiddetto tapering.

In Piazza Affari le vendite si concentrano su auto e dintorni, Fca, ma anche Brembo -2,28% e Cnh -2,26%. Fa meglio Ferrari, -0,64, dopo i guadagni delle scorse sedute. Ancora giù Exor -1,69%.

Seduta pesante per i titoli bancari. Le perdite più consistenti sono di Bper -2,68% e Unicredit -2,02%. In vista della possibile liquidazione del fondo Atlante 1, dopo l’azzeramento delle partecipazioni nelle banche venete, gli istituti che hanno partecipato al fondo probabilmente svaluteranno per intero le quote, ma la mossa, scrive Reuters, è attesa e incorporata nelle stime degli analisti.

Scivola Recordati -2,66%, dopo le buone performance delle scorse sedute. Negativa Buzzi -2,51%. Debole Atlantia, -1,59% in scia a nuove indiscrezioni di una contro opa su Abertis. In perdita frazionale Telecom, -0,43%, mentre a mercati chiusi arriva l’ufficialità sull’uscita dell’ad Flavio Cattaneo.

Ben comprato il risparmio gestito con Poste, +1,01% e Azimut +0,45%. Timidi acquisti su Unipol +0,21%. Piatta Snam +0,05%. Hera, +1,85%, svetta invece fra le Mid Cap, con Imi che ribadisce il giudizio “buy” sulle azioni della multiutility bolognese., il cui prezzo obiettivo viene rivisto al rialzo a 3,30 euro dal precedente 3,10.

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