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Stellantis, Ford e General Motors capitolano: i lavoratori guadagneranno 42 dollari l’ora a regime

Dopo Stellantis e Ford, anche GM sigla l’intesa con il sindacato Usa dei lavoratori dell’auto. Finiscono gli scioperi durati un mese e mezzo. Ecco i dettagli di un accordo storico per il settore che si proietta anche che sull’auto elettrica

Stellantis, Ford e General Motors capitolano: i lavoratori guadagneranno 42 dollari l’ora a regime

Anche General Motors ha raggiunto l’intesa con UAW (United Auto Workers). E così anche il terzo colosso di Detroit, dopo Ford e Stellantis, ha firmato un accordo preliminare con il sindacato statunitense dei lavoratori dell’auto, ponendo fine a un mese e mezzo di sciopero, costato miliardi di dollari alle “big three” di Detroit (da sole rappresentano quasi la metà, il 40%, delle auto circolanti nel Nord America). Una vittoria significativa per i lavoratori dell’auto dopo anni di salari stagnanti e di dolorose concessioni fatte dal sindacato in seguito alla crisi finanziaria del 2008. Ma cosa c’è nell’accordo tra UAW e GM? Facciamo un passo indietro.

Sciopero auto: anche GM cede

La proposta dei sindacati è stata accettata da GM dopo che nel fine settimana il sindacato aveva coinvolto nella protesta lo stabilimento di Spring Hill, nello stato del Tennessee. In totale, circa 18 mila lavoratori GM erano in sciopero in più di una dozzina di luoghi di lavoro in tutto il Paese. Una mossa che avrebbe portato a ulteriori perdite per il colosso automobilistico americano, perdite che fino a questo momento ammontano a oltre 800 milioni di dollari. E alla fine ha dovuto capitolare. L’accordo preliminare, che dev’essere ratificato dai rispettivi consigli di fabbrica, secondo quanto riportato da Reuters prevede condizioni analoghe a quelle ottenute nei confronti di Ford e Stellantis: 25% di aumento degli stipendi da “spalmare” su quattro anni, con un incremento immediato dell’11%, e scatti automatici legati al costo della vita.

Accordo Ford e Stellantis

Il primo accordo contrattuale provvisorio del sindacato, raggiunto con la Ford il 25 ottobre, prevede aumenti salariali record di oltre il 30%, con ulteriori aumenti del costo della vita entro la scadenza del contratto, il 30 aprile 2028. I lavoratori meno pagati della Ford riceveranno un aumento immediato dell’88%. La retribuzione massima salirà a 42,60 dollari l’ora, mentre è previsto un bonus di 5.000 dollari per la ratifica e un buono di 1.500 dollari per l’acquisto di un nuovo veicolo. L’accordo prevede anche accordi per la sicurezza del lavoro, posti di lavoro a tempo pieno per i lavoratori temporanei e un “percorso” per i futuri lavoratori EV (veicoli elettrici) che saranno coperti dal sindacato. I dettagli completi dell’accordo provvisorio del 28 ottobre con Stellantis, produttore dei marchi Jeep e Chrysler, non sono ancora stati resi noti, anche se la casa automobilistica si è allineata agli aumenti salariali della Ford e ha accettato di riaprire un impianto di assemblaggio inattivo, una grossa vittoria per il sindacato.

Punti salienti dell’accordo UAW con General Motors

I dettagli dell’accordo fra rappresentanti dei lavoratori e General Motors non sono stati ancora resi noti nel dettaglio. Ma ecco alcuni dei termini essenziali evidenziati dai leader dell’UAW:

  • L’accordo prevede aumenti salariali di base del 25% fino ad aprile 2028 e aumenterà, grazie al meccanismo di rivalutazione del COLA (Cost of Living Adjustment, adeguamento al costo della vita), cumulativamente del 33%, fino a oltre 42 dollari l’ora. Attualmente i lavoratori di alto livello guadagnano circa 31 dollari l’ora.
  • Il salario per i lavoratori meno pagati del livello base aumenterà del 70%, (con il COLA, adeguamento al costo della vita), fino a superare i 30 dollari l’ora.
  • L’accordo porta anche due gruppi chiave all’interno del “Master Agreement dell’UAW GM”: Ultium Cells e GM Subsystems LLC, impianti che producono le batterie, elementi fondamentali per le nuove produzioni future di auto elettriche.
  • Migliora la pensione per gli attuali pensionati, per i lavoratori con pensione e per quelli che hanno un piano 401(k): si tra di un fondo pensionistico integrativo con contributi del lavoratore e dall’azienda per cui lavora.
  • GM ha accettato di effettuare cinque pagamenti di 500 dollari agli attuali pensionati e ai coniugi superstiti.
  • L’accordo ripristina i principali diritti persi durante la Grande Recessione, tra cui l’indennità per il costo della vita (COLA) e il rinnovo contrattuale di tre anni, oltre a eliminare le divisioni salariali tra giovani e anziani.
  • Diritto di sciopero per la chiusura degli impianti.

Lo sciopero dei lavoratori auto negli Usa sta per finire?

La partita degli scioperi organizzati dalla UAW negli Usa contro le big three automobilistiche si avvia dunque alla chiusura. Almeno per Stellantis si è chiuso anche il capitolo, rimasto aperto, degli scioperi in Canada. Il sindacato canadese del settore auto Unifor e la casa automobilistica Stellantis hanno infatti raggiunto un pre accordo lunedì mattina, ponendo fine a uno sciopero iniziato dopo la mezzanotte di domenica. Vi avevano aderito oltre 8.200 lavoratori in diversi stabilimenti della provincia dell’Ontario dove si trovano le due più grandi fabbriche di assemblaggio della berlina Chrysler, dei minivan e di Dodge Challenger. L’accordo, che deve essere ancora ratificato, arriva all’indomani di quello raggiunto negli Usa con il sindacato auto Uaw. Sul premercato Stellantis sta guadagnando l’1,6%. Da verificare l’intesa tra Unifor e GM in Canada.

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