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Stellantis, allarme Tavares: le fabbriche italiane costano troppo

Non è la prima volta che il ceo di Stellantis punta i riflettori sugli altri costi di produzione degli stabilimenti italiani: esclude per ora soluzioni drastiche ma avverte che a fine anno bisognerà fare i conti

Stellantis, allarme Tavares: le fabbriche italiane costano troppo

Le fabbriche italiane di Stellantis costano troppo e comunque molto più di quelle del gruppo automobilistico collocate in altri Paesi. L’allarme, che non è il primo, viene dal ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in una lunga conversazione con il Corriere della Sera. Questo vuol dire che qualche fabbrica italiana del gruppo – e Mirafiori è quella che rischia di più – sarà chiusa o ridimensionata? Tavares non si sbilancia e ricorda che non l’ha mai fatto e che, se possibile, cercherà di eviralo. Ma i conti si faranno alla fine dell’anno.

“Un anno fa – ricorda il ceo di Stellantis – ho notato che in Italia il costo di produzione di un’auto era significativamente più alto, a volte il doppio, rispetto alle fabbriche di altri Paesi europei, nonostante un costo del lavoro più basso“. Da cosa dipende? Da un’organizzazione della produzione che “va migliorata” e soprattutto dai costi dell’energia. Come se ne uscirà?

“Ci vuole tempo – risponde Tavares – ne riparleremo a fine 2022. Qualsiasi approccio brutale – rassicura il manager portoghese – sarebbe stato inopportuno: bisogna prima analizzare e capire”. La forma è morbida ma i problemi sono sul tappeto e a fine anno bisognerà affrontarli.

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