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Sprint Ferrari e boom Mps, ma gli Usa raffreddano le Borse

Sulle ali dei giudizi di Moody’s, Mps spicca il volo e guadagna oltre il 19% – Ferrari ingrana la quarta – Ottima performance delle utilities – Ma alla fine Piazza Affari, come le altre Borse europee, si spegne

Sprint Ferrari e boom Mps, ma gli Usa raffreddano le Borse

Frenata finale per i listini europei, che chiudono piatti o in leggero calo, allineandosi all’andamento misto di Wall Street, dove il Dow perde lo 0,25%, trascinato da Boeing, -1,6%, dopo nuove rivelazioni sui problemi del 737 Max, noti persino ai dipendenti.

In Europa Piazza Affari è la migliore e si consolida oltre i 24mila punti,  (+0,02%), trascinata da una Ferrari, +2,13%, sempre in corsa verso nuovi record. Bene le utility, deboli le banche, ma Mps, +19,69%, archivia una seduta da incorniciare grazie alla promozione di Moody’s. La maglia nera va a Finecobank, -3,07, dopo i progressi di ieri. Male anche Nexi, -2,15% (12,118 euro per azione), penalizzata dalla cessione del 7,7% del capitale da parte di Mercury a 11,6 euro per azione. Il titolo retrocede a ‘reduce’ per gli analisti di Akros.

Sono rosso pallido Francoforte -0,06%, Parigi -0,09%, Madrid -0,07%, Londra -0,15%. 

Il clima è inizialmente effervescente a Wall Street, che non sembra particolarmente scossa dal dato sotto le attese dei nuovi posti di lavoro a dicembre (145mila contro previsioni per 160mila). Ma dopo l’avvio positivo, quando il Dow Jones ha toccato persino la soglia mai vista dei 29mila punti, qualcosa è cambiato e i listini hanno frenato o cambiato segno. Si resta in attesa, mercoledì prossimo della firma degli accordi di “fase uno” con la Cina sui dazi, mentre sembrano restare nell’ombra i timori di una escalation in Medio Oriente dopo che Donald Trump ha detto che gli Stati Uniti sono pronti alla pace.

Sul mercato valutario è poco mosso il cambio euro-dollaro a 1,117, mentre fra le materie prime l’oro sale a 1560,75 dollari l’oncia. Il petrolio recupera e, dopo una mattina in calo, il Brent è piatto a 65,38 dollari al barile.

In Piazza Affari gli acquisti premiano le utility, alla luce di un report favorevole di Bank of America Merrill Lynch, che ha emesso un tris di ‘Buy’ su Italgas +1,41%, Snam +1,49% e Terna +1,07%. Quest’ultima è ai suoi massimi storici, già toccati a giugno, a 6,05 euro per azione. Brillante Enel +1,53%.

Ferrari è la blue chip migliore, in un settore auto tonico a livello europeo dopo le indicazioni fornite ieri dalla tedesca Volkswagen, che ha rivisto al rialzo le sue stime sulle vendite del 2019, che dovrebbero essere leggermente meglio rispetto a quelle del 2018. Fca però resta piatta, mentre Exor si apprezza dell’1,13%. Fuori dal paniere principale Madiaset, 0,34%, oggi ha approvato le proposte di modifica della governance della nuova holding olandese, perno del suo piano di sviluppo pan-europeo, nonostante l’opposizione da parte di Vivendi, che sta osteggiando il progetto in sede giudiziaria.

Giù Stm -1,98% e Ferragamo -1,78%. Le vendite capiscono anche le banche, dopo i guadagni della viglia, in particolare Ubi -1,29%; Banco Bpm -1,2%. 

Lo spread fra decennale italiano e tedesco è in calo a 155 punti base, -2,72%. Il rendimento del Btp è 1,32%.

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