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Spread sopra 300, Borsa e banche in rosso ma Ferragamo e Fca volano

Giornata ad alta volatilità a Piazza Affari – Dopo un’inziale discesa lo spread risale e penalizza le banche – Ferragamo, su cui tornano voci di vendita, e Fca, dopo il colpaccio della vendita di Magneti Marelli a più di 6 miliardi, mettono a segno forti rialzi ma non bastano a controbilanciare il trend discendente del Ftse Mib

Spread sopra 300, Borsa e banche in rosso ma Ferragamo e Fca volano

Piazza Affari chiude in rosso, -0,6% e scende sotto i 19.000 punti (18.966), una seduta partita sotto i migliori auspici. Finanziari e petroliferi registrano le perdite più pesanti, mentre gli acquisti si concentrano su Fca +2,98% e Ferragamo +7,44%. Lo spread, sceso in mattinata sotto 300 punti, torna sopra questa soglia e si ferma a 302.50 (in calo del 6,02%), con il rendimento del decennale al 3,48%. In calo le altre Piazze della zona euro: Francoforte -0,26%, Parigi -0,62%, Madrid -0,96%. Piatte Londra -0,1 e Zurigo -0,07%. La moneta unica scende in area 1,146 contro il dollaro.

La giornata per Milano era cominciata particolarmente bene, grazie ai listini asiatici in rialzo e al giudizio di Moody’s sull’Italia, meno peggio del previsto, con il rating sovrano retrocesso a Baa3, ma l’outlook stabile, segno che non ci saranno nuovi declassamenti nel breve. Il clima sui mercati si è presto raffreddato però dopo l’invio a Bruxelles della lettera di risposta ai rilievi della Commissione europea in cui il governo Conte ha confermato i target di deficit e il rapporto debito/pil, in aperta violazione alle norme comunitarie (“per aiutare gli italiani più svantaggiati”). Già domani la Commissione potrebbe decidere di chiedere formalmente dei cambiamenti alla manovra italiana, dando il via a un processo inedito che potrebbe portare a una bocciatura ufficiale.

Nel pomeriggio non ha contribuito a migliorare il sentiment la volatilità di Wall Street, attualmente mista, dopo le trimestrali deludenti di Halliburton e Harsbro. Restano sullo sfondo inoltre le numerose tensioni geopolitiche, dallo scontro commerciale con la Cina, al problema con l’Arabia Saudita a seguito dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, alle minacce di Donald Trump di tagliare i fondi ai paesi dell’America Centrale che lasciano passare carovane cariche di potenziali clandestini. Al momento una di queste, con almeno 5mila persone, starebbe marciando verso gli Usa nonostante il rischio che entri in scena l’esercito.

Poco mosso il petrolio, con il Brent che si colloca a 79,27 dollari al barile. In frazionale ribasso l’oro, in area 1221,6 dollari l’oncia.

In Piazza Affari è ancora una seduta di passione per le banche, anche e seguito della decisione della decisione di Credit Suisse di ridurre fino al 33% i prezzi obiettivo del settore. Gli analisti hanno retrocesso Intesa a neutral e ridotto il traget price a 2,3 euro da 3. Giù anche il prezzo obiettivo di Unicredit (14,2 euro da 16,5), Ubi (3,3 euro), Mps (1,65 euro). Banco Bpm (1,7 euro), Bper (4,1euro).

Le vendite oggi colpiscono in particolare Bper -3,65%; Banco Bpm -3,12%; Mps -5,31%.

Giù il risparmio gestito con Banca Generali -2,47% e Azimut -2,29%.

In calo Tenaris -2,25%.

Giornata sugli scudi invece per Ferragamo, che torna al centro di speculazioni su ipotesi di vendita dopo la morte di Wanda Ferragamo, moglie del fondatore della maison toscana.

In rally Fca, grazie all’accordo per la cessione della controllata Magneti Marelli a Calsonic Kansei per 6,2 miliardi. Bene Italgas, +1,57%; Buzzi +0,91%; Pirelli +0,65%%.

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