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Spread in netto calo, altalena in Borsa

Il differenziale fra Btp e Bund scende fino a quota 337, con rendimenti al 5,18%, il minimo da settembre – I prestiti della Bce e i dati sul Pil Usa danno slancio alle Borse, che però frenano nel finale – L’ indice FtseMib sale dello 0,04%, a quota 16.351 – Parigi si ferma a -0,04%, Francoforte -0,46%, Londra scende dello 0,95%.

Spread in netto calo, altalena in Borsa

Seduta positiva per i mercati finanziari, con finale in frenata. A partire da Piazza Affari, che beneficia di più fattori positivi: a) l’afflusso di acquisti sui titoli di Stato, dopo l’esito dell’operazione straordinaria di finanziamento del sistema bancario lanciata dalla Bce (530 miliardi a 800 banche contro 489 miliardi a 523 istituti a dicembre) ; b) l’effetto di traino dell’ottimo dato sul Pil americano (+3% nell’ultimo trimestre 2011 contro il previsto 2,8%) , che tra l’altro conforta le previsioni favorevoli delle aziende esportatrici (vedi Luxottica); c) l’effervescenza su alcune banche, vedi Mps e Unicredit, in vista del valzer delle poltrone.

L’ indice FtseMib sale dello 0,04% a quota 16.351. La Borsa di Parigi si ferma a -0,04%, Francoforte -0,46%, Londra scende dello 0,95%.

Si rafforzano i Btp: il rendimento del decennale è sceso al 5,17% (-18 punti base). Lo spread con il Bund tedesco è sceso a 334 punti, nuovo minimo dal 2 settembre 2011. Ancora una volta l’Oscar però spetta al Btp a 2 anni, sceso di 28 punti al 2,09%, sui minimi dal novembre 2010. Il rendimento è sceso sotto quello del Bono spagnolo a due anni (2,27%). 

L’euro è in lieve calo a 1,340 contro il dollaro, da 1,345 della chiusura di ieri. Anche Wall Street apre in rialzo, S&P500, Nasdaq e Dow Jones guadagnano tra lo 0,2% e lo 0,3%. A sostenere le Borse Usa sono i buoni dati macro: oltre alla crescita del pil c’è da registrare l’esito migliore del previsto del sondaggio tra i direttori di acquisto di Chicago sullo stato dell’economia è sopra le attese a 64 punti, il consensus stimava 60 punti.

Oltre all’ormai consueto balzo in avanti di Apple (+2%, nuovo massimo storico ad un soffio da 550 dollari), che il 7 marzo svelerà i segreti del nuovo iPad, il Toro guarda a JPMorgan Chase (+1%): il direttore finanziario Doug Braunstein ha dichiarato che la banca punta ad aumentare i profitti del 25% a 24 miliardi (da 19 miliardi).


Anche in Europa il rialzo è guidato dalle banchel (indice Stoxx di settore +1,7%). In Piazza Affari esplode un vero e proprio boom per MontePaschi (+ 3,99%) sull’onda dell’effetto Profumo, Unicredit saluta l’addio di Rampl con un +1,72 %. In grande spolvero anche BancoPopolare (+1,47%), Pop.Milano (+4,9%) e Ubi (+1,99%). Intesa scende dello 0,88 %. Nel risparmio gestito brillano Mediolanum, in rialzo del 3,24%, e Azimut (+1,67%).

In ribasso invece sia FondiariaSai (-4,7%) che Unipol (-2%), dopo la presa di posizione della famiglia Ligresti che ha confermato l’intenzione di procedere all’aggregazione con la compagnia bolognese. Premafin sale del 4,7%. Continua intanto la corsa di Luxottica (+6,30%) dopo i risultati del quarto trimestre diffusi ieri sera. Il management ha dato indicazioni sorprendentemente positive sul 2012.

Continua anche la frana di Mediaset (-2,48%). Fra gli industriali, Prysmian sale del 1,1%, Fiat Industrial dell’1,07%. In calo Fiat (-2,86%). Dopo la chiusura odierna dei mercati si terrà a Parigi la conferenza stampa congiunta tra General Motors e Peugeot.   

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