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Spread attorno a quota 290. E la Bce applaude

Tra i Paesi dell’area euro, l’Italia ha riportato la maggiore riduzione del differenziale Btp-Bund, nonostante il suo declassamento da parte delle agenzie di rating – E’ l’analisi della Banca centrale europea, nel suo bollettino mensile – Segnali positivi dalla prima asta spagnola dopo la revisione al rialzo degli obiettivi di deficit – Debole Piazza Affari

Spread attorno a quota 290. E la Bce applaude

Lo spread consolida i ribassi mantenedosi sotto i 290 punti a quota 287. In mattinata è sceso fino a quota 284 punti ai minimi di fine agosto e rendimento al 4,83%. ”Tra i Paesi dell’area euro, l’Italia ha riportato il maggiore restringimento dei differenziali di rendimento sulle obbligazioni sovrane nonostante il suo declassamento da parte delle tre principali agenzie di rating”, ha commentato la Bce nel suo bollettino mensile diffuso oggi. Tra fine novembre e inizio marzo lo spread è sceso di 166 punti. La Bce conferma che il fiscal compact è un passo nella giusta direzione ma delinea anche la necessità per il futuro di “un’autentica fiscal stability union”.

Dopo il buon esito delle aste Btp di ieri, segnali di fiducia sulla tenuta del debito dell’Eurozona sono arrivati anche dalla prima asta spagnola dopo la revisione al rialzo degli obiettivi di deficit. La Spagna ha collocato titoli di Stato con scadenza 2015, 2016 e 2018 per 3 miliardi di euro, a ridosso del massimo previsto di 3,5 miliardi, registrando tassi in calo e una buona domanda.

Giornata di aste anche in Francia che ha collocato titoli di Stato a due, quattro e cinque anni per il massimo prefissato di 8,5 miliardi di euro, registrando tassi in calo: per i titolo 2017 all’1,78%; per il 2016 il tasso all’1,40%. E per l’aprile 2014 e ottobre 2014 allo 0,70% e allo 0,86%.

Le Borse si muovono attorno alla parità: il Ftse Mib sale dello 0,11%, il Dax dello 0,30%, il Cac dello 0,04% mentre il Ftse 100 perde lo 0,09%. L’Asia ha chiuso poco mossa. I mercati attendono la serie di dati macro in arrivo nel pomeriggio dagli Usa tra cui le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazioni e l’indice Fed di Filadelfia di marzo. Oggi poi si riunisce l’Fmi per decidere sugli aiuti alla Grecia che dovrebbero ammontare, secondo le anticipazioni, a 28 miliardi di euro.

L’attenzione però si sposta ancora sul Portogallo. In un articolo sul Financial Times Lorenzo Bini Smaghi ha lanciato l’allarme sugli aiuti: al Portogallo serviranno nuovi aiuti per 100 miliardi di euro se non riuscirà a finanziarsi sul mercato fino al 2016. Aiuti saranno necessari anche per l’Irlanda per circa 80 miliardi. Per Bini Smaghi bisogna ”creare subito un firewall” in modo da assicurare che la Grecia resti un caso unico, rafforzare la dotazione dei fondi Efsf ed Esm e anche del Fmi con i contributi di Usa e Paesi emergenti.

I rumors su possibili M&A spingono i migliori titoli del Ftse Mib. Autogrill sale del +3,84% su voci di un interessamento da parte della controllata Aldeasa per AdR retail e Stm +3,64% sui rumors di un possibile takeover di St-Ericsson. Bene anche Tod’s +2,5%, Saipem +1,62% e Eni +0,71% nel giorno della presentazione del piano strategico. Deboli le banche con Banco popolare che perde l’1,75%, Bper -1,73% e Bpm -1,52%. In fondo al Ftse Mib Impregilo – 2,98% e Atlantia – 1,73%. Fiat viaggia poco sotto la parità a -0,04% dopo la diffusione dei dati sulla quota di mercato in Europa (27 Paesi Ue + Efta) che si è attestata al 7,2% rispetto al 7,8% di febbraio 2011 ma in aumento sul 6,9% di gennaio 2012. A febbraio le vendite sono calate del 16,5% in Europa. Il settore auto ha sperimentato sempre in Europa un calo delle vendite del 9,2%.

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