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Spending review, Renzi: “Sui tagli decidiamo noi, da Cottarelli solo elenco”

Il Premier alla Camera: le riforme del fisco e della giustizia, spiega ancora Renzi, sono “una priorità” da mettere in cantiere entro luglio – Durante il semestre di presidenza italiana dell’Ue, infine, il nostro Paese organizzerà un appuntamento “ad hoc sull’agenda digitale”.

Spending review, Renzi: “Sui tagli decidiamo noi, da Cottarelli solo elenco”

“Presenteremo la spending rewiev alle Camere. Il commissario Carlo Cottarelli ci ha proposto un elenco, ma toccherà a noi decidere dove vogliamo intervenire e dove no”. Così il premier Matteo Renzi durante un’informativa alla Camera sugli incontri avvenuti in Europa in vista del prossimo Consiglio europeo. Quanto ai singoli tagli in arrivo, sottolinea il Presidente del Consiglio, “abbiamo ancora margine ampio” e il Governo rivelerà le sue decisioni “nelle sedi parlamentari, com’è giusto che sia, dopo un’analisi politica”. 

FISCO E GIUSTIZIA

Prima dell’estate, tuttavia, l’Esecutivo dovrà affrontare anche altri capitoli cruciali: le riforme del fisco e della giustizia, spiega ancora Renzi, sono “una priorità” da mettere in cantiere entro luglio, perché “non è colpa di un Commissario europeo se siamo gli ultimi nella giustizia civile: i dati della Ue non sono i numeri a caso della strega brutta e cattiva, sono i dati della nostra debolezza”. 

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE

Quanto al tema del lavoro, “come possiamo essere credibili a chiedere di cambiare le regole del gioco in Europa quando i nostri numeri sulla disoccupazione giovanile gridano vendetta? – continua il Premier – Le modifiche alle regole del lavoro non sono una materia a piacere. In questi 20 anni si è pensato di creare lavoro per decreto e si è fallito, si è pensato di ridare garanzie a una generazione attraverso il moltiplicarsi di norme e si è fallito nuovamente. Il risultato è che oggi la disoccupazione giovanile è a un livello atroce”. Da qui l’importanza della riforma del mercato del lavoro, per la quale “spero sia stato apprezzato lo strumento della delega”. In quella occasione si potrà “discutere di ammortizzatori sociali, salario minimo, assegno universale di disoccupazione, ma anche di come contemporaneamente consentiamo agli imprenditori di assumere senza difficoltà burocratiche. Va risolta questa questione, non perché ce lo chiede l’Europa, ma perché ce lo chiedono il 42% di disoccupati giovani”.

RIFORME ISTITUZIONALI E COSTITUZIONALI

Per quanto riguarda le riforme costituzionali e istituzionali, sono quelle “che più ha colpito i partner europei – sostiene il Premier –, perché sono il segno che l’Italia è pronta a fare la propria parte nel percorso di cambiamento in corso. Come possiamo essere credibili a chiedere un’altra Europa se da 30 anni la discussione sul bicameralismo è sempre quella? Come possiamo chiedere all’Europa di stare più attenta alla stabilità se il nostro sistema elettorale non garantisce stabilità? Come possiamo chiedere all’Europa di superare l’euroburocrazia se noi non affrontiamo i problemi della Pa?”.

AGENDA DIGITALE

Durante il semestre di presidenza italiana dell’Ue, infine, il nostro Paese organizzerà un appuntamento “ad hoc sull’agenda digitale – conclude Renzi –. Sarà importante usare il semestre come occasione per approfondimenti specifici e settoriali e per l’Italia significherà utilizzare il semestre anche ponendo alcune sfide innovative che possono essere occasioni trasversali, perciò abbiamo convenuto di organizzare a ottobre un appuntamento sull’agenda digitale che coinvolga tutti e 28 i paesi dell’Ue. Parte della competitività del sistema deriva da investimenti su questo settore e dalla capacità delle forze politiche e dei governi di tradurlo in atti concreti. Di questo abbiamo discusso con Hollande e Merkel”.

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