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Snam, nuovo Cda: Bini Smaghi presidente

E’ stato approvato inoltre il bilancio 2012, chiuso con un utile di 389.532.575,35 euro e la distribuzione di un dividendo pari a 0,25 euro per azione

Snam, nuovo Cda: Bini Smaghi presidente

Lorenzo Bini Smaghi è il nuovo presidente di Snam. Il via libera è arrivato oggi dall’assemblea del gruppo, che ha rinnovato l’intero Cda. Gli altri otto consiglieri sono Sabrina Bruno, Alberto Clô, Francesco Gori, Pia Saraceno, tutti indipendenti, Carlo Malacarne (attuale amministratore delegato), Roberta Melfa, Andrea Novelli e Elisabetta Oliveri. L’assemblea ha determinato il compenso annuo lordo di ciascun amministratore in 40 mila euro. I consiglieri resteranno in carica fino all’assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2015.

E’ stato approvato inoltre il bilancio 2012, chiuso con un utile di 389.532.575,35 euro e la distribuzione di un dividendo pari a 0,25 euro per azione, di cui 0,10 già distribuiti in acconto. L’assemblea ha poi nominato il nuovo il collegio sindacale, composto da Massimo Gatto, presidente, Leo Amato, sindaco effettivo, Stefania Chiaruttini, sindaco effettivo, Maria Gimigliano (sindaco supplente) e Luigi Rinaldi (sindaco supplente).

“Il consiglio d’amministrazione – si legge nella nota i Snam – risulta composto in maggioranza da amministratori indipendenti (5 su 9) e la presenza del genere femminile è aumentata, andando oltre quanto previsto dalla normativa vigente in materia di equilibrio fra i generi. Nel collegio sindacale sono, inoltre, presenti due donne su cinque componenti totali. In ottemperanza alle disposizioni sulla separazione proprietaria, Eni non è intervenuta nel processo di nomina. Nel consiglio di amministrazione e nel collegio sindacale non sono presenti componenti in precedenza indicati da Eni, ad esclusione di Carlo Malacarne, la cui posizione risulta comunque, sin dal 2007, coerente con la normativa Unbundling”.

L’assemblea ha dato il via libera alla modifica di “alcune norme statutarie tra cui l’introduzione in statuto della convocazione unica dell’assemblea e l’inserimento in statuto del divieto per gli amministratori, i sindaci, i direttori generali e il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di rivestire cariche nell’organo amministrativo o di controllo e funzioni dirigenziali in Eni Spa e sue controllate, ovvero di intrattenere rapporti diretti o indiretti, di natura professionale o patrimoniale con tali società”.

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