Snam ha collocato con successo la sua prima emissione obbligazionaria denominata in dollari statunitensi, raccogliendo complessivamente 2 miliardi (circa 1,8 miliardi di euro) attraverso un collocamento multi-tranche in formato Sustainability-Linked. Si tratta della prima operazione al mondo di questo tipo che lega il costo del debito all’obiettivo Net Zero sulle emissioni di gas serra (Ghg) relative a Scope 1, 2 e 3.
La domanda è stata circa cinque volte superiore all’offerta, raggiungendo un totale di 10 miliardi di dollari, grazie a un forte interesse da parte di investitori istituzionali internazionali. L’offerta ha seguito una giornata di marketing con oltre 50 controparti globali, il cui feedback positivo ha favorito condizioni di pricing competitive.
I dettagli dell’operazione
L’emissione, destinata al mercato statunitense attraverso il formato 144A / Reg S, si articola in tre tranches:
- 750 milioni di dollari a 5 anni, con cedola del 5,000% e rendimento effettivo del 5,113%
- 750 milioni a 10 anni, cedola al 5,750% e rendimento effettivo del 5,777%;
- 500 milioni a 30 anni, cedola al 6,500% e rendimento effettivo del 6,522%.
Il tasso medio ponderato, su base euro, si attesta intorno al 4%.
Tra i Joint Bookrunners figurano i principali nomi della finanza globale, tra cui Barclays, Goldman Sachs, JPMorgan, Citigroup, HSBC e Société Générale.
Un passo strategico nella diversificazione del funding
Con questo debutto sul mercato dei capitali Usa, Snam rafforza la propria strategia di diversificazione finanziaria. Ad oggi, oltre il 10% degli strumenti di finanziamento a medio-lungo termine del gruppo è denominato in valuta estera. L’emissione contribuisce anche ad aumentare la quota di debito sostenibile, che sale all’86% del totale funding committed, avvicinandosi all’obiettivo del 90% fissato per il 2029.
L’operazione si inserisce all’interno del Sustainable Finance Framework aggiornato ad aprile 2025, che prevede obiettivi di riduzione delle emissioni GHG fino al 2050, inclusi:
- Scope 1 e 2: -25% entro il 2027, -50% entro il 2035, -90% entro il 2050;
- Scope 3: -35% entro il 2032, -90% entro il 2050.
Il piano prevede il raggiungimento della neutralità climatica su tutti gli Scope entro il 2050, con un massimo del 10% coperto da offset.
“La nostra prima emissione obbligazionaria in dollari statunitensi rappresenta un traguardo importante nella strategia di diversificazione delle fonti di finanziamento, accelerazione sul fronte della finanza sostenibile e ampliamento della base di investitori a livello internazionale”, ha dichiarato il ceo di Snam, Agostino Scornajenchi. “In un contesto in cui Snam si consolida come operatore infrastrutturale nazionale e paneuropeo, rafforzare la nostra presenza sui mercati globali è fondamentale per sostenere le nostre ambizioni di crescita nel lungo periodo. L’elevato interesse da parte degli investitori statunitensi di fixed income, oltre alla larga componente di azionisti americani nella nostra base azionaria, conferma la forte fiducia nei confronti della strategia di sostenibilità, solidità finanziaria e visione industriale di lungo periodo di Snam”.
Titolo Snam in calo dopo l’annuncio
Nonostante il successo dell’operazione e l’elevata domanda, la reazione in Borsa è stata moderata. Il titolo Snam viaggia in leggero calo (-0,38%) a 5,204 euro.