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Snam: crescono i ricavi, l’ebitda e gli investimenti nel primo trimestre 2023 anche per il rigassificatore di Piombino

L’esercizio ha visto i ricavi balzare a 912 milioni (+12,9%), trainati da quelli del business della transizione energetica. L’utile cala a -7,4% per effetto della riduzione dell’utile operativo e dell’aumento degli oneri finanziari netti. Grande impegno per Piombino

Snam: crescono i ricavi, l’ebitda e gli investimenti nel primo trimestre 2023 anche per il rigassificatore di Piombino

Crescono i ricavi, la marginalità e gli investimenti mentre l’utile cala. Così si possono sintetizzare i primi tre mesi del 2023 di Snam. In particolare, i ricavi sono cresciuti del 12,9%, trainati da quelli del business della transizione energetica (124 milioni di euro, +100%), principalmente per lo sviluppo dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale. Anche Il margine operativo lordo rettificato è cresciuto (+1,5%), così gli investimenti (+4,7%). Mentre l’utile netto risulta in flessione del 7,4%, a 301 milioni per effetto della riduzione dell’utile operativo e dell’aumento degli oneri finanziari netti.

“Nel primo trimestre del 2023 – ha commentato l’amministratore delegato Stefano Venier – abbiamo ottenuto solidi risultati anche a fronte di un contesto che permane volatile con tassi di interesse in crescita. Abbiamo incrementato il livello degli investimenti nel periodo, anche per l’intensificarsi dei lavori nei cantieri in vista della messa in esercizio della nave FSRU Golar Tundra, dallo scorso 5 maggio in fase di commissioning”.

Venier ha poi sottolineato che “approcciamo il prossimo inverno con un sistema energetico molto più solido e resiliente grazie agli stoccaggi già pieni al 65% e agli interventi infrastrutturali per la sicurezza in corso”, mentre “la solida performance economico-finanziaria del primo trimestre ci consente di confermare i target a fine anno”.

I numeri del primo trimestre 2023

I ricavi totali, al netto dei costi energetici, si sono attestati a 912 milioni di euro, in aumento di 104 milioni di euro (+12,9%), trainati dalla crescita dei ricavi regolati collegati alla realizzazione del piano investimenti, nonché al significativo sviluppo del business dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale.

L’ebitda del primo trimestre 2023 è salito dell’1,5%, attestandosi a 597 milioni di euro, in aumento di 9 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022, “per effetto del contributo dei business legati alla transizione energetica e dell’aumento dei ricavi regolati”, prosegue la nota.

L’utile operativo adjusted del primo trimestre 2023 è stato pari a 372 milioni di euro, in riduzione di 4 milioni di euro (-1,1%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2022. Mentre l’utile netto adjusted di Gruppo del primo trimestre 2023 è stato di 301 milioni di euro, in riduzione di 24 milioni di euro (-7,4%), per effetto principalmente della riduzione dell’utile operativo e dell’aumento degli oneri finanziari netti.

Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 42 milioni di euro, in aumento di 13 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022. L’aumento è dovuto, in particolare, ai maggiori oneri relativi all’indebitamento finanziario netto connessi al maggior costo medio del debito che si è attestato a circa l’1,5% nel primo trimestre 2023 rispetto allo 0,9% del corrispondente periodo del 2022. Attribuibile principalmente al rialzo dei tassi di interesse.

I proventi netti da partecipazioni ammontano a 74 milioni di euro, in riduzione di 5 milioni di euro (-6,3%) rispetto al primo trimestre 2022. Nel periodo le attività operative di Snam hanno generato un flusso di cassa di 224 milioni di euro che ha consentito di finanziare solo in parte gli investimenti netti per 374 milioni di euro e in partecipazioni (SeaCorridor) per 409 milioni di euro (in totale -783 milioni di euro, inclusa la variazione dei debiti per investimento), generando un free cash flow negativo di 559 milioni di euro. 

Sale anche l’indebitamento netto, che ha registrato un aumento di 949 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, attestandosi a 12.872 milioni di euro. “Principalmente per l’atteso assorbimento di cassa generato dalla dinamica del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento, per gli investimenti in nuove partecipazioni e per il pagamento dell’acconto sul dividendo 2023”.

Investimenti totali

Nel primo trimestre 2023, gli investimenti totali sono risultati pari a 313 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, per il 46% e il 30% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals e alla Tassonomia Europea. Di questi, 308 milioni di euro fanno riferimento agli investimenti tecnici, +85 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 (+38,1%) e sono relativi principalmente al settore trasporto (213 milioni di euro), stoccaggio (41 milioni di euro) e rigassificazione (39 milioni di euro), mentre gli investimenti dei business legati alla transizione energetica sono risultati pari a 12 milioni di euro.

Confermata la guidance 2023

Snam sulla base dei risultati dei primi tre mesi, ha confermato gli obiettivi finanziari per il 2023:

  • investimenti di 2,1 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi di euro in ambito transizione energetica), in crescita del 10% rispetto al 2022;
  • RAB tariffaria pari a circa 22,4 miliardi di euro, in crescita del 5% rispetto al 2022;
  • utile netto adjusted pari a circa 1,1 miliardi di euro;
  • un livello di debito netto tra i 15,0 e i 15,5 miliardi di euro, in funzione dell’andamento del circolante collegato alle attività regolate.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, “le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2023 risultano in linea rispetto al 2022, influenzate dalle condizioni climatiche miti registrate nel recente inverno e dal prorogarsi di una situazione incerta sul caro energia con effetto sui consumi industriali”, conclude la nota.

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