Condividi

Smart Tv, è boom ma la carenza di chip può frenare la corsa

Entro il 2026 i televisori intelligenti e connessi a Internet sono previsti raddoppiare. Sostituiranno i Pc? E’ possibile ed è già aperta la competizione per fidelizzare gli spettatori a meno che, a fine anno, non arrivi qualche sorpresa negativa

Smart Tv, è boom ma la carenza di chip può frenare la corsa

La società di ricerca Strategy Analytics – come ha sottolineato l’informatissimo Twice – afferma che oltre 665 milioni di case in tutto il mondo, circa il 34%, possedevano una Smart TV alla fine del 2020. Questa cifra è destinata ad aumentare a 1,1 miliardi di case a livello globale, e il 51%, entro il 2026. La penetrazione della Smart TV nelle famiglie nordamericane raggiungerà e supererà il 90% entro il 2024, in Ovest Europa si aggirerà intorno al 86 per cento. Attualmente nelle due aree la penetrazione  è intorno al 80 per cento.

La Smart Tv renderà molto più rapido e flessibile il downloading, la gestione della casa domotica e i servizi in remoto alle persone. L’ideale sarebbe però disporre di una vera tv-computer o Windows-TV in modo da poterla usare non solo per i downloading, per i programmi tv e i social, ma per lavorarci come un vero e proprio pc. Cosa che ancora non è possibile perché i big del settore semplicemente non vogliono, perderebbero infatti molte vendite…

“La Smart TV è una funzionalità standard della maggior parte dei televisori a schermo piatto venduti oggi e quindi la penetrazione della Smart TV nelle famiglie continuerà inevitabilmente a crescere man mano che i consumatori sostituiranno i vecchi set con nuove versioni moderne abilitate per le funzioni e i servizi smart”, ha affermato Edouard Bouffenie, analista senior, Connected Home dispositivi, per Strategy Analytics.

Samsung, che produce il proprio sistema operativo, rimane il principale fornitore di televisori connessi a Internet in tutto il mondo. Tuttavia, la cinese TCL ha sostituito la coreana LG per la posizione n. 2 a livello globale.

“L’utilizzo della Smart TV è in crescita e sta per diventare la piattaforma preferita per l’accesso ai contenuti video online”, ha aggiunto David Watkins, VP, media e smart home practice per Strategy Analytics. “Tuttavia, l’attuale panorama della TV connessa in casa è incredibilmente complesso e i consumatori possono avere più dispositivi in ​​più configurazioni tra cui scegliere. Considerando le diverse abitudini di visualizzazione tra i membri della famiglia, è chiaro che i fornitori di piattaforme di streaming TV devono affrontare una sfida significativa nel promuovere il coinvolgimento e garantire che gli spettatori TV rimangano sulla loro piattaforma e non passino a un’altra fonte. I fornitori di sistemi operativi Smart TV devono cercare di influenzare la navigazione dello spettatore TV attraverso migliori capacità di scoperta dei contenuti, analisi avanzate e piattaforme pubblicitarie e lo sviluppo di un’interfaccia utente intuitiva e di facile utilizzo”.

Hardware e software della Smart TV sono dunque sempre più complicati perché non basta la competizione per lo streaming, ci sono  decine e decine di tv da sostituire in Europa da settembre per il nuovo standard evoluto di trasmissione. L’unico ostacolo? Che la crescente mancanza di chip e di display rallenti nettamente la corsa alla Smart TV. E questo si vedrà a fine 2021 quando le scorte dei magazzini del retail mondiale saranno finite.

Commenta