Altro che guai al gomito: Jannik Sinner liquida un avversario insidioso come Ben Shelton e accede alle semifinali di Wimbledon per la seconda volta in carriera, in cinque partecipazioni al prestigioso torneo londinese. L’unico precedente è del 2023, mentre l’anno scorso l’altoatesino si era fermato ai quarti: quello sull’erba è anche l’unico torneo del Grande Slam, al momento, nel quale Sinner non è mai arrivato alla finale. Ci proverà di nuovo stavolta, andando a sfidare Novak Djokovic in un remake della semifinale di un mese fa al Roland Garros, quando l’italiano numero 1 al mondo vinse senza troppi patemi, in tre set, andando però poi a perdere una leggendaria e drammatica finalissima contro Carlos Alcaraz in cinque set. Djokovic da parte sua si è qualificato sconfiggendo l’altro italiano in tabellone, Flavio Cobolli, col punteggio di 6-7, 6-2, 7-5, 6-4.
Liquidato Shelton in tre set, ora Djokovic
A Jannik invece sono bastati tre set (7-6 6-4 6-4) per venire a capo di Shelton in un quarto di finale non privo di pericoli per lui, che veniva da una sfida contro Grigor Dimitrov vinta solo grazie al ritiro del bulgaro, che era in vantaggio due set a zero e sembrava onestamente avere la partita in pugno, come riconosciuto sportivamente dallo stesso campione di San Candido in conferenza stampa. E poi quel problema al gomito destro che alla vigilia della sfida contro il mancino statunitense Shelton aveva fatto pensare persino al ritiro. Invece l’azzurro non ha tremato (“Il dolore? Non ci ho pensato”, ha poi detto nelle interviste a fine partita) e affronterà dunque il serbo ex numero uno del mondo, a fine carriera ma ancora più che competitivo, soprattutto nei tornei del Grande Slam e negli ultimi anni soprattutto sull’erba di Wimbledon. Al momento i confronti diretti tra i due campioni vedono in vantaggio Sinner per 5-4, ma soprattutto l’italiano ha vinto tutti gli ultimi quattro incroci contro Djokovic: Coppa Davis, Australian Open, Master 1000 di Shanghai e appunto Roland Garros.
I precedenti contro Novak
L’ultima affermazione del serbo è datata fine 2023, in occasione della finale delle Atp Finals (nel round robin della stessa edizione la spuntò invece Sinner, per la prima volta in carriera contro Novak). Da segnalare però che a Wimbledon Djokovic è ancora imbattutto contro l’attuale nunero uno del mondo: i due si sono affrontati due volte, nel 2022 e nel 2023, e ha sempre vinto il serbo, la prima delle quali nei quarti di finale e rimontando da uno svantaggio di due set a zero. Nel suo quarto di finale Nole ha faticato non poco contro l’altro azzurro giunto a questo stadio della competizione, il sorprendente Flavio Cobolli: per conquistare la 14 esima semifinale a Wimbledon e la 52 esima in totale in Carriera negli Slam, gli ci sono voluti quattro set, col punteggio finale di 6-7, 6-2, 7-5, 6-4. Djokovic è tra i pochissimi della storia del tennis ad aver vinto 100 tornei in carriera e ad aver vinto almeno 100 partite in singolare a Wimbledon