Condividi

Sigarette, dal 15 febbraio 2023 scattano gli aumenti: ecco di quanto e quali marche

Scattano gli aumenti dei prezzi di alcune sigarette e non di poco: ben 20 centesimi in più. Aumentano anche sigari e tabacco: ecco i nuovi listini in Pdf

Sigarette, dal 15 febbraio 2023 scattano gli aumenti: ecco di quanto e quali marche

Brutte notizie per i fumatori: aumentano i prezzi delle sigarette. A partire da mercoledì 15 febbraio 2023 alcuni pacchetti costeranno ben 20 centesimi in più. Non si tratta di una novità, degli aumenti delle sigarette se ne parla abbondantemente da mesi, quando si stava ancora delineando la legge di Bilancio (all’articolo 1 comma 122). Ora c’è la data ufficiale: dopo due anni di tassazione ferma le sigarette aumenteranno da oggi, ma non tutte. L’annuncio arriva direttamente dall’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, insieme alla tabella con il prezzo finale dei pacchetti di sigarette. Nel dettaglio, quello che aumenta è l’importo fisso per unità di prodotto. L’aumento dei prezzi, però, non si ferma qui, ma continuerà a salire fino al 2025.

Quali sigarette aumenteranno? E di quanto?

La domanda che molti fumatori si stanno facendo è la stessa: quanto costerà un pacchetto? Come si può vedere dal listino pubblicato sull’Adm, un pacchetto di Chesterfield o Philip Morris, ad esempio, verrà a costare 20 centesimi in più. Il rialzo riguarderà anche altre marche note come Winston, Camel e alcune tipologie di Marlboro.

Sigarette, gli aumenti previsti al 2025

Per ridurre sempre di più il consumo di sigarette, sono previsti ulteriori aumenti nel corso dei prossimi anni. Come anticipato, l’aumento riguarda l’importo fisso per unità di prodotto: dal 1° gennaio 2023 è arrivato a 28 euro per mille sigarette, nel 2024 arriverà a 28,20 euro e nel 2025 a 28,70 euro. Sostanzialmente, dunque, per quanto riguarda i pacchetti di sigarette, dopo l’aumento di domani, nei prossimi tre anni è prevista un ulteriore rincaro del costo tra i 10 e i 15 centesimi.

L’intervento della legge di Bilancio non riguarda però solo le sigarette ma anche i sigari, il tabacco da fiuto, da mastico, da pipa e da inalazione. E con un margine più ampio di manovra, tuttavia, considerando che su questi prodotti le accise sono intorno al 30-35%, contro il 75% delle sigarette.

Gli aumenti delle sigarette non sono l’ultima stretta sui fumatori. Il ministro della Salute Orazio Schillaci vuole dare un ulteriore giro di vite e anche a chi fuma la sigaretta elettronica. L’obiettivo? Una generazione “libera dal tabacco”.

Commenta