Condividi

Sergio Marchionne si dà tempo cinque anni, poi forse il ritiro da Fiat: ma è una battuta

L’ad di Fiat precisa che il successore potrebbe venire dall’interno del management esistente: “Ci sarà qualcun’altro dopo di me e ci sarà una Chrysler dopo di me” – Conferma anche il suo giudizio sull’Europa: “Troppa ideologia nell’economia”. Il portvoce Fiat chiarisce: “Quella di Marchionne sulle dimissioni era solo una battuta”

Sergio Marchionne si dà tempo cinque anni, poi forse il ritiro da Fiat: ma è una battuta

Parlando a Traverse City, nel Michigan, Sergio Marchionne ha annunciato che potrebbe lasciare il suo incarico alla Fiat già nel 2016. Il successore potrebbe venire direttamente dalla squadra del nuovo management industriale voluto dallo stesso ad e presentata la scorsa settimana. Potrebbero dunque mancare soli cinque anni alla fine dell’era Marchionne al Lingotto, anche se l’uomo della fusione con Chrysler si sente in dovere di precisare che potrebbe “lasciare prima o dopo, dipenderà dalle circostanze. Non mi concentro su una data, mi concentro sul processo”.

 

Durante lo stessa conferenza promossa dal Center for Automotive Research, Marchionne si è soffermato anche del futuro dell’alleanza tra le due case automobilistiche della cui fusione è stato il promotore: “Credo – ha dichiarato con riferimento a Fiat-Chrysler – che sara’ uno dei cinque o sei player che alla fine comporranno il business globale dell’automobile”. Ma questo – ha precisato – “toccherà a chi verrà dopo di me”, sottolineando di avere ormai 59 anni. “Ci sarà qualcun’altro dopo di me e ci sarà una Chrysler dopo di me”, ha poi aggiunto.

 

Dall’America, Marchionne si è anche concesso un passaggio sull’Europa ed il modo diverso in cui, a suo avviso, sono concepite le relazioni industriali nel vecchio continente: “Nell’economia gli europei sono spinti più dall’ideologia: per questo tutto è più difficile. Ad ogni modo andremo avanti e risolveremo anche questi problemi”.

Commenta