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Scudetto Napoli, il tricolore slitta ma arriverà in settimana. Sempre più incandescente la lotta per la Champions

Spalletti non fa drammi per il rinvio dello scudetto del Napoli che può arrivare già mercoledì se la Lazio non dovesse battere il Sassuolo – Sei squadre in sei punti per un posto in Champions

Scudetto Napoli, il tricolore slitta ma arriverà in settimana. Sempre più incandescente la lotta per la Champions

Festa rimandata. Lo Scudetto del Napoli, dato per scontato dalla maggioranza dei calciofili, dovrà aspettare ancora qualche giorno e non per “colpa” dell’Inter, capace anzi di ribaltare la Lazio e vincere una partita importantissima in chiave Champions. All’appello, infatti, sono mancati proprio gli azzurri, fermati sull’1-1 dalla Salernitana, per giunta in rimonta. Una vera e propria beffa per il popolo napoletano, pronto a festeggiare nei luoghi simbolo della città è costretto invece a rinfoderare sciarpe e bandiere, almeno fino a mercoledì: se la Lazio non dovesse battere il Sassuolo, infatti, Spalletti festeggerebbe ancor prima di scendere in campo a Udine, in caso contrario gli basterebbe solo un punto. Ma la domenica calcistica non ha vissuto solo sul tema Scudetto, anzi la corsa Champions, a conti fatti, è quella che ha regalato i risultati più pesanti, con il successo dell’Inter sulla Lazio e il pareggio della Juventus a Bologna: la classifica, a sole sei giornate dal termine, è un vero e proprio groviglio, con addirittura sei squadre in altrettanti punti.

Napoli – Salernitana 1-1, Spalletti non fa drammi: “Spiace per i tifosi, ma così si allunga il godimento”

In città era tutto pronto per festeggiare un titolo atteso da 33 anni, ma il Napoli non aveva fatto i conti con la Salernitana, tutt’altro che convinta nel recitare il ruolo della vittima sacrificale. La squadra di Sousa s’è difesa con le unghie e con i denti fino al gol di Olivera (62’), per poi andare alla ricerca del pareggio nel momento in cui il Maradona (e forse pure la squadra) pensava di avercela già fatta. La rete di Dia (84’) ha fissato il risultato sull’1-1 e costretto il Napoli a rinviare la festa almeno di qualche giorno: giovedì a Udine basterà un pareggio, ma il tricolore potrebbe arrivare perfino mercoledì se la Lazio non riuscisse a battere il Sassuolo. Il titolo arriverà, ma conquistarlo in trasferta, o peggio sul divano, oltretutto in un giorno feriale, non sarà la stessa cosa, sia per la squadra che per i tifosi. “Dispiace moltissimo non aver dato felicità al pubblico meraviglioso, ma questi sono i punti più faticosi a livello mentale – il commento di Spalletti -. Abbiamo trovato la Salernitana stimolata e ben allenata e per noi è stato ancora più difficile, inoltre siamo stati ingenui sul gol preso. L’amore dei tifosi si percepisce ed è massiccio dentro la testa, rappresentiamo il loro sogno. Volevamo fare quel gol in più per donarlo direttamente a loro, ma dal mio punto di vista si dilaziona il godimento. In questa classifica io ci sto benissimo, significa proseguire coi festeggiamenti perché alla fine quei punti li faremo, anche se in questo momento non abbiamo la freschezza e la lucidità di qualche settimana fa”.

Inter – Lazio 3-1: Inzaghi orgoglioso, Sarri amaro

La vittoria non è invece sfuggita all’Inter di Inzaghi, nonostante una partita complicatissima con la Lazio. Fino al 78’, infatti, il risultato era di 0-1 grazie al gol di Felipe Anderson (30’) e i biancocelesti si sentivano già in Champions, mentre i nerazzurri erano scivolati addirittura al settimo posto. Scenario tutt’altro che roseo, insomma, anche perché il film sembrava uguale a quelli delle scorse settimane: Inter ad attaccare senza riuscire però a far gol e gli avversari a ringraziare per tanta generosità. Ma a dodici minuti dalla fine ecco la svolta firmata Lautaro Martinez, provvidenziale nello scaraventare in rete un bell’assist di Lukaku. Lì l’Inter ha avuto il merito di non accontentarsi, anzi si è buttata a capofitto a caccia di una vittoria importantissima, ottenuta poi con Gosens (83’) e nuovamente Lautaro (90’).

Inzaghi: “Abbiamo mostrato uno spirito pazzesco”

“Abbiamo fatto una delle nostre migliori partite da quando sono su questa panchina – ha esultato Inzaghi -. A fine primo tempo ho detto ai ragazzi di continuare così, nonostante fossimo sotto. Abbiamo fatto una grandissima gara, ho visto una bellissima Inter contro una squadra di qualità che è seconda in classifica. Era una sfida importantissima, ora ne abbiamo altre davanti, ma ho avuto grandissimi segnali da tutti, sia chi ha cominciato, sia chi è subentrato. Spirito di gruppo pazzesco, siamo ancora in ritardo, ma dobbiamo continuare così”.

Sarri: “Siamo stati arrendevoli, ma loro sono di un altro livello”

“Nel momento clou della partita siamo diventati arrendevoli, prendendo gol in maniera morbida – ha confermato Sarri -. Comunque, ho avuto la sensazione che l’Inter abbia un’altra cilindrata fisica e mentale rispetto a noi, quindi c’è ancora da crescere per arrivare a quel livello. Se qualcuno a inizio anno ci avesse detto che a questo punto del campionato saremmo stati secondi saremmo stati tutti contenti, dobbiamo ripartire da questo ed essere fiduciosi”.

Bologna-Juventus 1-1, Allegri pensa positivo

Niente da fare per la Juventus, costretta a rimandare di nuovo l’appuntamento con i 3 punti. L’ultima volta risale al 1° aprile contro il Verona, dopodiché sono arrivate le sconfitte con Lazio, Sassuolo e Napoli, oltre a quella di Coppa Italia con l’Inter. A Bologna serviva un successo, ma i bianconeri sono riusciti solo a pareggiare, per giunta dopo aver temuto di perdere anche questa. Dopo appena 10’, infatti, sono stati i rossoblu a passare in vantaggio grazie a un rigore di Orsolini, procurato dallo stesso attaccante su fallo di Danilo. La Juve, a differenza di mercoledì a San Siro, ha imbastito una reazione, ma quando Milik s’è fatto parare un tiro dal dischetto da Skorupski, ecco che molti hanno pensato a un segnale del destino. Errore, quantomeno in parte, perché nella ripresa il polacco s’è fatto perdonare con un bel sinistro imparabile (61’), dando il là a una mezz’ora finale nella quale avrebbero potuto vincere entrambe: il Bologna, vicino al 2-1 con Posch, Zirkzee e Aebischer e la Juve, a un passo dal colpaccio Soulé, il cui tiro è finito alle stelle a portiere battuto. In archivio è andato così un pareggio che tiene a distanza le milanesi, la Roma e l’Atalanta, ma che allo stesso tempo lascia la Signora nelle sabbie mobili del “gruppone”.

Allegri: “Una settimana fa l’avremmo persa, abbiamo tenuto a distanza Roma e Milan”

“Una settimana fa una partita come questa l’avremmo persa – ha sospirato Allegri -. Sbagliamo tanto davanti alla porta, i nostri giovani hanno fatto grosse cose ma hanno poca esperienza e questa è una fase di crescita. Nel primo tempo abbiamo rischiato qualcosa negli spazi, ma siamo riusciti a guadagnare un punto sulla Lazio, mantenendo la distanza su Roma e Milan. Il momento più difficile è questo, siamo a fine stagione e siamo tornati terzi in classifica. Stiamo facendo un buon lavoro soprattutto coi giovani che giocano e giocheranno, sarebbe bello restare nei primi quattro per poi tornare a vincere. Io sono contento di essere qua, da quando sono tornato ho sempre sentito la fiducia dell’ambiente”.

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