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Sconto in bolletta per le imprese: quanto si risparmia

Per aiutare le imprese alle prese con la crisi causata dal Coronavirus il governo ha previsto uno sconto sulla bolletta elettrica per le piccole medie imprese – Ecco chi può usufruirne e quanto si risparmia

Sconto in bolletta per le imprese: quanto si risparmia

Sconto in bolletta per le imprese per i mesi di maggio, giugno e luglio. Lo ha stabilito il Governo nel decreto Rilancio, all’articolo 30 per la precisione. Le piccole e medie imprese potranno dunque contare su una riduzione dell’importo delle bollette elettriche mentre sono alle prese con la profonda crisi economica indotta dal coronavirus.

La misura è stata immediatamente recepita dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente, che il 26 maggio ha approvato una delibera che rende subito operativo lo sconto. 

SCONTO IN BOLLETTA: COSA PREVEDE IL DL RILANCIO

L’articolo 30 del decreto Rilancio stabilisce che:

“Per i mesi di maggio,  giugno  e  luglio  2020,  l’Autorità di regolazione  per  energia  reti  e  ambiente  dispone,   con   propri provvedimenti,  la  riduzione  della  spesa  sostenuta  dalle  utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse  dagli  usi  domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”,  nel  limite massimo delle risorse di cui al comma 3, che costituiscono tetto di spesa”. 

Articolo 30 del Decreto Rilancio, comma 1.

Tradotto in parole povere, per i mesi di maggio, giugno e luglio, le piccole e medie imprese avranno diritto a uno sconto sulla bolletta elettrica. La riduzione sarà coperta con uno stanziamento del Governo da 600 milioni di euro e riguarderà tutte le utenze non domestiche “connesse in bassa tensione”. Si andrà a intervenire sulle “componenti fisse delle tariffe di trasporto, distribuzione e misura e degli oneri generali”, spiega l’Arera in una nota.

SCONTO IN BOLLETTA: CHI NE HA DIRITTO E COME FUNZIONA

Come detto, avranno diritto allo sconto i clienti in bassa tensioni non domestici, vale a dire esercizi commerciali, ristoranti, bar, laboratori, ma anche artigiani professionisti e servizi che per nelle attività impiegano una potenza superiore a 3Kw. L’Arera spiega che:

“per il trimestre maggio-giugno-luglio, viene azzerata la quota relativa alla potenza e applicata solo una quota fissa di importo ridotto (fissata convenzionalmente a quella corrispondente alla potenza impegnata di 3 kW), senza ridurre in alcun modo il servizio effettivo in termini di potenza disponibile”.

Fonte: Arera

Anche se utilizzano una potenza superiore, i beneficiari pagheranno come se avessero una potenza impegnata di 3 Kw. Così facendo l’importo della bolletta subirà una sensibile riduzione. 

SCONTO IN BOLLETTA: QUANTO SI RISPARMIA 

Secondo i calcoli dell’Arera, lo sconto previsto dal decreto Rilancio porterà alle piccole e medie imprese un risparmio complessivo pari a 3,7 milioni di euro.

Facendo un esempio pratico, chi ha un contratto con potenza pari a 15 kW, spenderà circa 70 euro in meno al mese, per tre mesi. La riduzione si farà sentire soprattutto per gli esercizi commerciali ancora chiusi, che a conti fatti potranno contare su uno sconto del 70% sulla bolletta elettrica. Per chi invece ha riaperto dopo il 4 maggio o dopo il 18 maggio, il risparmio sarà compreso tra il 20 e il 30% della spesa totale della bolletta. 

“Se alla data di entrata in vigore del provvedimento dell’Autorità, fossero già state emesse fatture relative al corrente mese di maggio, i conguagli spettanti dovranno essere effettuati entro la seconda fatturazione successiva”, specifica ancora l’Arera.

“La rapidità è parte integrante dell’efficacia, se si tratta di mettere a disposizione delle imprese  misure a sostegno della ripresa dell’attività” – sostiene il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini – “L’energia elettrica non è, tuttavia, l’unica voce di costo impattante sulle attività industriali. La regolazione consente di garantire analoga ed efficiente allocazione delle risorse anche per gli eventuali provvedimenti normativi che il Governo decidesse di dedicare ai settori dell’acqua e dei rifiuti”.

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