Sciopero aerei: per giovedì 10 luglio 2025 è stato annunciato uno stop del trasporto aereo della durata di 24 ore. A fermarsi è il personale di terra delle società di handling, associato ad Assoholders in diversi aeroporti italiani, e il personale navigante di EasyJet. Restano garantite alcune fasce orarie: dalle 7 alle 10 del mattino, e dalle 18 alle 21 di sera. Il ministero dei Trasporti fa sapere che lo sciopero non riguarderà i voli da e per Palermo. L’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, ha pubblicato sul proprio sito la lista dei voli garantiti per la giornata di domani.
Sciopero aerei 10 luglio: quali sono gli aeroporti coinvolti
Si preannunciano disagi per gli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Cagliari e Napoli, dove sono previsti diverse mobilitazioni. Si uniscono allo sciopero anche gli autisti del gruppo Sea che gestisce Malpensa e Linate. Il personale di Swissport Italia di Linate sciopererà per tutta la giornata di domani. A Cagliari, i lavoratori di Sogaersecurity hanno annunciato uno stop di 4 ore: dalle 13.00 alle 17.00. A Napoli, all’aeroporto di Capodichino, il personale di Romeo Gestioni ha annunciato che aderirà allo sciopero per tutta la durata di domani. La compagnia di bandiera Ita ha fornito i dettagli per modificare le proprie prenotazioni dei voli di domani.
Sciopero aerei 10 luglio: come chiedere il rimborso
Italia Rimborso, un portale online che si occupa di aiutare i viaggiatori nella gestione di richiesta di rimborsi per voli cancellati o in ritardo, stima che saranno coinvolte dallo sciopero più di 210.000 persone. Le compagnie aeree dovranno proporre ai propri viaggiatori voli alternativi a quelli prenotati intaccati dallo sciopero di domani. Sarà possibile compilare il modulo disponibile a questo link con i dati del proprio biglietto per richiedere il rimborso.
Sciopero aerei 10 luglio: perché?
Lo sciopero è stato indetto da diverse sigle sindacali. Alla base delle ragioni degli operatori, ci sarebbero condizioni contrattuali ritenute insoddisfacenti. Inoltre, i lavoratori richiedono maggiori tutele e salari più giusti, a seguito di contratti rimasti uguali dopo anni di diverse trattative, specialmente nonostante le ristrutturazioni delle maggiori aziende aeroportuali.