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Saipem: ritorno all’utile e al dividendo. I conti sopra le attese spingono il titolo oltre il 10%

Sono previsti dividendi pari a circa il 30-40% del free cash flow (al netto dei canoni di locazione), con pagamento delle cedole nel 2025 a valere sui risultati attesi nel 2024. Crescono gli ordini guidati dall’offshore

Saipem: ritorno all’utile e al dividendo. I conti sopra le attese spingono il titolo oltre il 10%

Saipem ha chiuso il 2023 con dati che mostrano una performance al di sopra delle attese. In particolare la società guidata da Alessandro Puliti ha mostrato ricavi in crescita e un ritorno all’utile, mentre promette anche la distribuzione di un dividendo sui risultati 2024 e approva il piano strategico al 2027 con un miglioramento degli obiettivi economico-finanziari.

Stamane Piazza Affari reagisce molto positivamente e piovono commenti positivi anche dagli analisti. Dopo un avvio in cui non è riuscita a fare prezzo, Saipem scatta in cima al FTSE MIB (+0,29%) e a metà seduta è ai massimi e quota 1,64 euro, in rialzo del 10,41%.

Saipem rivede al rialzo le stime al 2027

La società del gruppo Eni, che presta servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture, “ha aggiornato le linee strategiche presentate a febbraio 2023 a conferma del progressivo miglioramento della performance del gruppo e della sua capacità di cogliere pienamente il contesto favorevole di mercato”, si legge in una nota.

Nel dettaglio, per il 2024 sono attesi ricavi tra i 12,7 e i 13,3 miliardi di euro, Ebitda margin pari a circa il 10%, cash flow operativo (al netto dei canoni di locazione) a 740-780 milioni e investimenti per circa 440-480 milioni. Con riferimento all’intero arco di piano 2024-2027 la società prevede acquisizioni di nuovi ordini per circa 50 miliardi e ordini nei segmenti ‘low/zero carbon’ pari a circa un terzo del totale. Il Cagr dei ricavi è visto pari al 4-5% nel periodo 2023-2027, l’Ebitda margin a circa il 12% nel 2027, il cash flow operativo (al netto dei canoni di locazione) a circa 3 miliardi e gli investimenti a circa 1,4 miliardi.

“Oggi guardiamo al futuro concentrandoci sull’eccellenza nell’esecuzione dei progetti, sulla flessibilità operativa e sull’approccio integrato tra aree di business, ampliando ulteriormente la nostra offerta nei segmenti low e zero carbon” dice Puliti.

Nel 2023 ritorno all’utile per 179 milioni. Nel 2025 torneranno anche le cedole

Previsti inoltre dividendi pari a circa il 30-40% del free cash flow (al netto dei canoni di locazione), con pagamento delle cedole nel 2025 a valere sui risultati attesi nel 2024.

Per quanto riguarda il 2023, il gruppo ha mostrato il ritorno all’utile per 179 milioni, il più alto degli ultimi 10 anni, dopo la perdita di 209 milioni. Inoltre ha realizzato ricavi per 11,87 miliardi (+19% rispetto al 2022), Ebitda adjusted per 926 milioni (+56%) e nuovi ordini acquisiti per circa 18 miliardi (con oltre il 70% delle acquisizioni nei business offshore). Nel solo quarto trimestre i ricavi si attestano a 3,51 miliardi (+20%) e l’Ebitda adjusted a 286 milioni, quasi raddoppiato rispetto al corrispondente trimestre del 2022.

Jefferies: ricavi e margini sopra le attese

Gli analisti di Jefferies sottolineano che i numeri sono superiori al consensus sia in termini di ricavi che di margini, mentre il debito è di circa il 25% al di sotto delle attese. Un altro record è il livello del portafoglio ordini, confermato a circa 30 miliardi di euro. Sopra le stime anche le previsioni di ricavi per il 2024 e di ebitda. Inoltre, secondo gli esperti, la revisione della strategia al 2027 mostra una crescita e margini oltre le attese, con un potenziale di dividendo nel 2025. Jefferies ha un buy sul titolo con target price a 2,20 e un upside potenziale del 47%.

Equita, “molto forte” outlook 2024 e di fine piano

Secondo Equita, Saipem ha fornito un outlook per il 2024 e di fine piano “molto forte, una sorpresa dato che l’attuale management aveva fino ad ora dato indicazioni conservative dopo gli eventi che avevano portato all’aumento di capitale”. Gli analisti inoltre sottolineano che nel piano la società ha “incrementato gli ordini provenienti dal segmento low carbon a 1/3 dal 25% del piano precedente. Riteniamo che il set di risultati abbia implicazioni positive per le nostre stime”. Sul 2024 Equita calcola un incremento potenziale delle stime sull’ebitda del 20% e sul free cash flow del 30%». L’attesa adesso è per la conference call che si terrà in mattinata. Equita si aspettano un approfondimento del nuovo piano industriale, indicazioni sullo stato del progetto in Australia e sul riavvio del progetto Lng in Mozambico. Giudizi positivi anche da Intermonte: “risultati molto buoni, guidance molto forte. Ci attendiamo una reazione molto positiva”, spiegano.

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