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Saipem in netto recupero dopo il tonfo di giovedì.”Nessun aumento di capitale in vista”

Il titolo tra ieri oggi è stato sulle montagne russe su un messaggio mal interpretato circa un aumento di capitale. Ecco i chiarimenti del managment

Saipem in netto recupero dopo il tonfo di giovedì.”Nessun aumento di capitale in vista”

Si riprende oggi Saipem dopo la doccia fredda di ieri, giovedì 26 ottobre, con il titolo sulle montagne russe: dopo aver toccato il minimo da giugno scorso a 1,275, oggi ha visto un massimo a 1,41 euro segnando anche un rialzo di oltre il 5%. Il brivido ieri è arrivato sui timori di un aumento di capitale, a cui sono seguite le rassicurazioni del management di Saipem secondo cui non solo non c’è nessun aumento di capitale nel breve termine, ma il portafoglio ordini problematico del gruppo rappresenta ora meno del 10% del totale. In tarda mattinata il titolo segna un rialzo del 4,83% a 1,40 euro.

Nel terzo trimestre ricavi in crescita del 9% su trimestre, oltre le attese

I conti del terzo trimestre del 2023 sono risultati positivi per Saipem: ricavi a 3,016 miliardi di euro, +6% anno su anno, +9% trimestre su trimestre, superiori ai 3,038 miliardi previsti dal consensus. L’ebitda adjusted è a 230 milioni, +26% anno su anno, +5% trimestre su trimestre, poco sotto i 236 attesi, l’utile netto adjusted a 44 milioni, oltre i 36 milioni stimati dal consenso. Inoltre la società ha confermato la guidance 2023, con ricavi oltre 11 miliardi, ebitda a 850 milioni, capex a 450 milioni e posizione finanziaria netta pari a -0,5 miliardi.

Puliti: “Questo è stato uno dei trimestri migliori di sempre”

“I risultati sono molto positivi” ha detto il ceo Alessandro Puliti, “Questo trimestre è stato uno dei migliori di sempre di Saipem”. Si è trattato anche del secondo trimestre di fila positivo a livello di utile e il cfo di Saipem, Paolo Calcagnini, nel corso della presentazione dei conti agli analisti, ha voluto sottolineare “che non prima registravamo un trimestre in utile dal 2019 e che non avevamo registrato un utile netto sui nove mesi sopra 79 milioni dal 2014”.

Il misundestanding del mercato sull’aumento di capitale

Ma a preoccupare il mercato ieri, ricredendosi oggi, è stato l’annuncio della convocazione di un’assemblea degli azionisti a dicembre per la delega al cda di aumentare il capitale in funzione del bond convertibile emesso quest’estate: “È un fatto tecnico che era già previsto, il comunicato mi è sembrato chiaro ma forse qualcuno l’ha letto troppo velocemente” si è affrettato a dire il Cfo, assicurando che “non c’è nessun aumento di capitale domani mattina” e che le nuove azioni verranno eventualmente emesse qualora tra sei anni ci sarà la conversione in azioni del prestito obbligazionario. Gli ha fatto eco il Ceo: “Non stiamo facendo niente di straordinario, nulla di assimilabile a un aumento di capitale diluitivo come quello del 2022”.

Il portafoglio ordini problemativo è ora inferiore al 10%

La buona notizia per Saipem inoltre riguarda il portafoglio ordini problematico che ora rappresenta “meno del 10%” del totale, ma negli ultimi trimestri il gruppo ha anche fatto passi avanti nell’esecuzione dei progetti ereditati che inizialmente rappresentavano 5 miliardi di euro del backlog (27,572 miliardi la 30 settembre). “Nel tempo li abbiamo ridotti di quasi il 60% a circa 2,2 miliardi di euro e attualmente rappresentano meno del 10% del nostro backlog”, ha detto Puliti, ritenendo che il progetto Mozambico Lng per TotalEnergies ripartirà nel 2024 e che nei prossimi mesi si farà chiarezza sulla tempistica. “Penso che una decisione sarà presa entro un paio di mesi”, ha poi detto il top manager in riferimento alle scelte del cliente.

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Non è ancora l’ora di decidere sul dividendo

Quanto al dividendo, per Saipem non è ancora ora per fare previsioni. Puliti ha rimandato a quanto già affermato in occasione della semestrale. “Allora era troppo presto, adesso è un pochino meno presto ma non è neanche arrivata l’ora” per dire qualcosa, ha precisato senza sbilanciarsi sulla possibilità di una cedola da distribuire agli azionisti. Gli analisti di Equita e di Banca Akros non si aspettano un dividendo a valere sul bilancio 2023 e neppure a valere sul bilancio 2024.

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