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Saipem: consorzio banche collocherà il 20% della propria quota. Titolo perde oltre il 28%, sotto 1 euro

Chiuso l’aumento di capitale da 2 miliardi, alle banche resta un terzo del capitale, ma puntano a ridurre la quota al 10%

Saipem: consorzio banche collocherà il 20% della propria quota. Titolo perde oltre il 28%, sotto 1 euro

Non c’è pace per Saipem. Mentre sembrava ieri aver ripreso fiato sula scia della chiusura dell’operazione di aumento di capitale da 2 mld, fulcro del Piano di rilancio del Gruppo dopo il rosso da 2,4 miliardi del 2021, stamane è di nuovo in caduta di oltre il 28%, scendendo sotto il livello di 1 euro.
A innescare il nuovo calo è stata la notizia secondo cui le banche del consorzio di garanzia, intervenute per sottoscrivere quasi il 30% dell’aumento di capitale rimasto invenduto, collocheranno sul mercato il pacchetto pari al 20% del capitale della società energetica. Se il collocamento parziale avviato dalle banche avrà successo, gli istituti di credito conserveranno complessivamente poco meno del 10% di Saipem.

Nel dettaglio, le banche del consorzio di garanzia collocheranno sul mercato il 68% dei titoli non sottoscritti dagli investitori nell’ambito dell’aumento di capitale, un pacchetto pari al 19,8% del capitale di Saipem post operazione. In una nota Unicredit annuncia che gli istituti Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, Hsbc, UniCredit, Abn Amro, Barclays e Stifel “hanno sottoscritto un accordo finalizzato all’ordinato collocamento sul mercato di 396.425.617 azioni pari a circa il 67,8% del numero totale di azioni non sottoscritte dagli investitori”. Con le sottoscrizioni dell’aumento di capitale di Saipem ferme al 70,4%, il consorzio di garanzia, come comunicato questa mattina, ha coperto la porzione rimasta invenduta arrivando a detenere il 29,6% dei titoli emessi per l’aumento (29,2% del capitale post aumento).

Titolo Saipem sulle montagne russe, scende sotto il valore di 1 euro

Il titolo della società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture in Borsa è stato sulle montagne russe negli ultimi giorni. Ieri, a fronte di un Ftse Mib che ha chiuso in calo del 3,44%, Saipem era salita del 5,7%, a 1,17 euro. Il giorno prima, mercoledì, il titolo aveva perso il 43% e martedì il 48,5%. Oggi a metà seduta è a 0,84 euro in calo del 28,44%.
Secondo alcuni analisti, il titolo è così sotto pressione che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.

Lo scenario tecnico di Saipem mostra un ampliamento della trendline discendente al test del supporto 0,8137 Euro con area di resistenza individuata a quota 0,9269. La figura ribassista suggerisce la probabilità di testare nuovi bottom identificabili in area 0,7733.

Occhi alla trimestrale il prossimo 27 luglio

L’attenzione va ora al prossimo 27 luglio, in cui la società renderà noto i dati del primo trimestre.
L’operazione di aumento di capitale era iniziata lo scorso 27 giugno al prezzo di 1,013 euro, dopo il profondo rosso del 2021.

Ieri si è chiuso il periodo di offerta dei diritti inoptati e gli investitori, acquistati per una quota pari al 9,9% del capitale: il gruppo guidato da Francesco Caio ha comunicato che erano state sottoscritte poco più di 12 milioni di azioni su quasi 195 milioni opzionate, per un controvalore di circa 12 milioni di euro. In totale perciò sono state sottoscritte nuove azioni pari al 70,4% del capitale.
Alle banche del consorzio (Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, Hsbc, Intesa Sanpaolo e UniCredit, global coordinator e Abn Amro, Banca Akros – Gruppo Banco Bpm, Banco Santander, Barclays, Bper, Goldman Sachs International, Société Générale e Stifel, joint bookrunner) dunque toccherà sottoscrivere oltre 584 milioni nuove azioni, per un controvalore complessivo di 592,2 milioni, circa la metà degli 1,119 miliardi circa che gli Istituti si erano impegnati a versare.

Saipem firma un accordo in Arabia Saudita con Saudi Aramco per progetti Epc onshore

Sempre oggi Saipem e la societa’ di costruzioni saudita Nasser S. Al Hajri Corporation (Nsh) hanno firmato con Saudi Aramco un accordo per l’esecuzione in Arabia Saudita di progetti Epc onshore. L’iniziativa fa seguito al protocollo d’intesa firmato e annunciato a settembre 2021, nell’ambito del Namaat Industrial Investment Programs di Aramco, per costituire cosiddetti Campioni Nazionali e creare un solido ecosistema industriale. Il progetto verrà eseguito da una joint venture di nuova costituzione (Epc National Champion) incorporata in Arabia Saudita, con competenze e capacita’ per eseguire in Arabia Saudita l’intera gamma di attivita’ di progetti Epc onshore, dice una nota della società italiana.
“L’istituzione dell’Epc National Champion, attraverso la combinazione delle competenze ingegneristiche e di project management di Saipem con le capacita’ costruttive di Nsh, rappresenta l’occasione per migliorare la presenza di Saipem nel mercato in crescita dell’Arabia Saudita, con nuovo modello operativo ancora piu’ efficiente ed efficace”, si legge in una nota.

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