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Sace: le pagelle di giugno sul rischio paese dopo la tumultuosa primavera nordafricana

Dal quadro mondiale emerge che Bielorussia, Iran, Kenya, Libano e Mozambico hanno un’elevata possibilità di vedersi aumentare il rischio Paese nei prossimi mesi. Cina e Germania si confermano solide economie.

Sace: le pagelle di giugno sul rischio paese dopo la tumultuosa primavera nordafricana

Come cambia il rischio Paese dopo i tumultuosi avvenimenti che hanno caratterizzato la Primavera nordafricana e non solo? L’ufficio Studi Sace offre un quadro generale e aggiornato dei fatti più importanti avvenuti in diverse economie mondiali, valutando l’effetto che potrebbero avere sul country risk. Ad ogni Paese è associato un livello di rischio differenziato (Low: L1, L2, L3; Medium: M1, M2, M3; High: H1, H2, H3) e uno scenario previsivo. Ecco il quadro generale di giugno 2011 Paese per Paese.

Arabia Saudita – Rischio: M1; Outlook: stabile
Al vertice OPEC i paesi membri non hanno raggiunto un accordo per aumentare la produzione di petrolio, che avrebbe contribuito ad abbassarne il prezzo e a contenere l’inflazione. L’aumento del target di produzione di 1,5 milioni di barili al giorno proposta dall’Arabia Saudita e supportata dagli altri paesi del Golfo, come EAU e Kuwait, ha trovato le resistenze di Iran, Venezuela, Ecuador, Iraq e Angola, le cui bilance commerciali stanno maggiormente traendo benefici dall’alto prezzo del greggio.

Bielorussia – Rischio: H2; Outlook: negativo
Al fine di ridurre gli squilibri nella bilancia dei pagamenti il governo sta pianificando una riduzione forzata delle importazioni, una misura che rappresenterebbe una violazione degli accordi nell’ambito dell’Unione Doganale con Kazakhstan e Russia e, di conseguenza, potrebbe compromettere l’erogazione delle tranche del prestito EurAsEc. A ciò si aggiunge un crescente malcontento dei cittadini, che dall’inizio di giugno si è manifestato tramite ripetuti scioperi e proteste, sfociati nell’arresto di 450 contestatori. L’Ue ha inasprito le sanzioni nei confronti di alcune aziende bielorusse.

Cina – Rischio: L3; Outlook: positivo
Il 28 luglio il premier cinese Wen Jiabao e il cancelliere tedesco Angela Merkel hanno concluso un accordo commerciale e di investimento da 15 miliardi di dollari. Il contratto comprende anche un progetto di cooperazione e ricerca tra i due paesi nel campo delle green technologies. L’intesa implica vantaggi complementari per le due potenze: la Cina affronta il critico tema ambientale usufruendo della tecnologia tedesca, leader nel settore; la Germania conferma la sua posizione di principale partner commerciale per la Cina in Europa, con la possibilità di avvalersi di forza lavoro istruita e a basso costo per la ricerca sulle fonti rinnovabili, dopo la decisione di abbandonare il nucleare.

Germania
– Rischio: L1; Outlook: stabile
La Bundesbank ha rivisto le stime di crescita per l’economia tedesca. Dopo aver registrato nel primo trimestre 2011 un +1,5% (congiunturale), l’economia dovrebbe crescere al 3,1% nel 2011 e all’1,8% nel 2012. Secondo altre stime la crescita potrebbe superare il 3% nel 2011. Il consumo di spesa delle famiglie è in crescita, il tasso di aumento salariale è in accelerazione e le esportazioni dovrebbero registrare un incremento dell’8,3% per il 2011.

Grecia – Rischio: M1; Outlook: negativo
Il Parlamento greco ha approvato la legge applicativa del piano di austerity, condizione posta dall’Unione Europea e dal Fondo monetario internazionale per poter ottenere la nuova tranche di aiuti internazionali da 12 miliardi di euro. Il pacchetto di austerità quinquennale prevede di raccogliere 28,4 miliardi di euro tra misure fiscali e tagli alla spesa (rispettivamente 14,1 e 14,3 miliardi), oltre ai 50 miliardi di ricavi provenienti dalle privatizzazioni. Un voto che arriva al secondo giorno dello sciopero generale di 48 ore promosso dai sindacati e dal movimento degli indignados in uno scenario di violenti scontri tra agenti di polizia e manifestanti.

Iran – Rischio: H2; Outlook: negativo
L’Fmi ha espresso un parere favorevole sugli effetti della riforma dei sussidi adottata dal paese, evidenziandone l’efficacia nel medio periodo. Nonostante la rimozione di sussidi per 60 miliardi di dollari – pari al 15% del PIL – e il conseguente aumento generale dei prezzi, le autorità sono riuscite a contenere l’aumento dell’inflazione (dal 10% di dicembre al 14% di fine maggio). Obiettivo della riforma è abolire i sussidi alle fonti energetiche e generi alimentari di base (in vigore da 30 anni), favorendo da un lato una ridistribuzione più selettiva delle risorse pubbliche e dall’altro la razionalizzare il consumo di energia, in considerazione del rafforzamento delle sanzioni internazionali in materia.

Kenia – Rischio: H1; Outlook: positivo
Il budget per l’anno fiscale 2011/12 presentato dal ministro delle Finanze, Uhuru Kenyatta, conferma una politica espansiva. Si prevede una spesa pubblica di 13 miliardi di dollari, in crescita del 16% nonostante le recenti pressioni inflazionistiche e la scarsa performance del settore agricolo. Il bilancio prevede un ambizioso piano di investimenti pubblici in infrastrutture (+36%), con l’obiettivo di migliorare in particolare l’offerta di energia, acqua e servizi Ict. A fronte di un aumento del 14,8% delle entrate, il deficit fiscale atteso per il 2011/12 è pari al 7,4% del PIL, in aumento rispetto al 6% del 2010/11 e in contrasto con i piani di austerità annunciati pochi mesi fa.

Libano – Rischio: H2; Outlook: stabile
La formazione del nuovo governo pone formalmente fine allo stallo istituzionale, dopo 5 mesi di vuoto politico. Il partito di opposizione 14 Marzo ha sollevato dubbi sulle interferenze esterne nella nomina dell’esecutivo guidato dal Primo Ministro, Najib Mikati, e dominato dalla coalizione filo-siriana (8 marzo). La situazione politica resta fragile a causa delle divisioni tra forze politiche. Una delle principali sfide per il governo, oltre all’avvio delle necessarie riforme economiche, è legata alla cooperazione con il Tribunale Speciale dell’Onu sull’omicidio dell’ex primo ministro Hariri. Le indagini e il possibile coinvolgimento di esponenti Hezbollah vicini al governo potrebbero minare ulteriormente l’assetto politico.

Mozambico – Rischio: H1; Outlook: positivo
La National Road Administration (Ane) sta pianificando l’interruzione dei contratti di 12 società coinvolte nella ristrutturazione e gestione della rete stradale nella provincia centrale di Zambezia. La decisione è motivata dai ritardi nell’esecuzione e dalla scarsa qualità dei lavori, complice un’inadeguata capacità di supervisione della società locale Consultec. Tali problematiche sono croniche e rappresentano un ostacolo per gli operatori nel Paese. Un esmepio è il caso recente che ha coinvolto la società mineraria Vale, costretta a bloccare le sue esportazioni di carbone a causa di un ritardo nel rifacimento dei collegamenti ferroviari con le miniere di Moatize.

Peru – Rischio: M1; Outlook: stabile
Le elezioni presidenziali hanno decretato la vittoria di Ollanta Humala, esponente della sinistra nazionalista, sulla candidata della destra Keiko Fujimori, figlia del contestato presidente Fujimori, su cui pendono condanne per violazione dei diritti umani. La vicinanza di Humala con la sinistra socialista desta preoccupazione nei mercati in particolare sulla futura gestione delle risorse minerarie del Paese. Il neo presidente tuttavia ha ribadito l’intenzione di condurre politiche di stampo liberale con una maggiore attenzione alle fasce deboli della popolazione, ispirandosi alla linea politica dell’ex presidente del Brasile, Inácio Lula da Silva.

Portogallo – Rischio: L3; Outlook: negativo
Pedro Passos Coelho, leader del Partito Socialdemocratico di centro-destra, è il nuovo primo ministro portoghese. I Socialdemocratici hanno vinto le elezioni con il 38,6% dei suffragi e hanno formato una coalizione di governo con gli ultra-conservatori del Cds-Pp. Il nuovo esecutivo avrà il compito di attuare l’accordo firmato con UE, BCE e FMI riguardante il piano triennale di salvataggio finanziario da EUR 78 miliardi. Il piano prevede misure a sostegno della crescita, con la creazione di nuovi posti di lavoro, misure di consolidamento di bilancio e di stabilizzazione del settore finanziario.

Ucraina – Rischio: H2; Outlook: negativo
Il 16 giugno il Parlamento ucraino ha approvato in prima lettura la riforma pensionistica. L’approvazione definitiva, che necessita di una seconda lettura, è una condizione necessaria per l’erogazione della prossima tranche di finanziamento da parte del Fmi. Il governo ucraino prevede che i fondi possano pervenire già entro l’estate, tuttavia non sono da sottovalutare le contestazioni alla riforma provenienti dall’opposizione, che potrebbero richiedere un esame da parte della Corte Costituzionale.

Vietnam – Rischio: M3; Outlook: stabile
Le relazioni tra Vietnam e Cina si sono recentemente inasprite a causa della crescente presenza cinese nel South China Sea. Le accuse a carico del governo cinese sono di sfruttamento illecito di risorse nelle isole Paracel e Spartly. La disputa, che coinvolge anche gli altri membri dell’ASEAN, ha spinto il Vietnam a cercare supporto e coinvolgimento dagli Stati Uniti, che puntano a rafforzare la propria presenza nel Sud Est Asiatico e a controbilanciare l’espansione cinese. La Cina rimane comunque un partner fondamentale per il Vietnam, in particolare come importante destinazione per le esportazioni.


Allegati: SACE_country_risk_update.pdf

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