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Roubini: “Efsf, un tacchino che non vola”

Secondo l’economista americano, “l’Italia deve ristrutturare il debito, ma il fondo salva-Stati è un tacchino che non vola”, mentre la Bce “non vuole né può essere prestatore di ultime istanze”.

Roubini: “Efsf, un tacchino che non vola”

“L’Italia non potrà fare a meno di chiedere la ristrutturazione del proprio debito. L’aiuto del fondo salva Stati e di un veicolo di investimento esterno non può funzionare: trattasi di due tacchini che non possono volare”. Ecco il Twitter scritto da Nouriel Roubini poco meno di mezz’ora fa. Non è l’unico che l’economista dedica all’Italia, Paese dove ha preso la sua prima laurea in Bocconi negli anni Ottanta.

“L’unica opzione che resta all’Italia è la ristrutturazione del debito – ripete – Efsf e Spv sono tacchini anche non volano, la Bce non vuole né può essere, per statuto, prestatore di ultima istanza”. E ancora: “L’Italia é TBTF (Too big to fail) ma anche TBTS (Too big to saved). Una ristrutturazione del debito basata su un allungamento delle scadenze a parità di valore nominale è l’unica strada percorribile”. Così parlò Roubini.

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