Condividi

Rottamazione ter: prima scadenza 2020 in arrivo

Il 28 febbraio scade la terza rata della rottamazione ter – Chi si mette in regola con un ritardo superiore a cinque giorni perde tutti i benefici – Ecco come e quanto pagare

Rottamazione ter: prima scadenza 2020 in arrivo

È in arrivo la prima scadenza del 2020 per chi ha aderito alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali. L’ultimo giorno utile per pagare la terza rata (la prima e la seconda sono scadute il 2 dicembre) è il 28 febbraio. Poi ci sarà qualche mese di tregua: le date successive da segnare sul calendario sono 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

COS’È LA ROTTAMAZIONE TER?

La rottamazione ter consente di estinguere i debiti messi in riscossione fra il primo gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2017. Non si pagano sanzioni né interessi di mora. Sulle multe stradali non sono dovute nemmeno le maggiorazioni previste dalla legge.

ROTTAMAZIONE TER: QUANTO SI PAGA?

Per sapere quanto bisogna pagare ad ogni rata della rottamazione ter basta consultare la “Comunicazione delle somme dovute” cioè la lettera ricevuta dall’Agenzia delle entrate-Riscossione (in risposta alla domanda di adesione) che conteneva anche i bollettini delle rate in base al piano di pagamento scelto. Chi l’ha persa può chiederne una copia attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, compilando la scheda “Richiesta comunicazione” e allegando la copia di un documento di riconoscimento. Non servono pin e password. Per i contribuenti che hanno le credenziali personali, la strada più veloce è scaricare il documento dall’area riservata del sito.

ROTTAMAZIONE TER: COME SI PAGA?

È possibile scegliere fra diversi canali e strumenti di pagamento:

  • banca (allo sportello o tramite internet banking);
  • bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill;
  • addebito su conto corrente utilizzando il modulo allegato alla “Comunicazione delle somme dovute” (ma la richiesta di attivazione del servizio va presentata alla banca almeno 20 giorni prima della scadenza della rata);
  • Poste;
  • tabaccai aderenti a Banca 5 SpA tramite i circuiti Sisal e Lottomatica;
  • Agenzia delle entrate-Riscossione (allo sportello o sul portale internet);
  • l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa.

È possibile anche portare in compensazione crediti commerciali nei confronti della pubblica amministrazione.

COSA SUCCEDE SE PAGO IN RITARDO O SALTO UNA RATA?

Nel caso della rottamazione ter, fare attenzione alle date è particolarmente importante: chi salta un versamento o paga con più di cinque giorni di ritardo anche una sola rata perde tutti i benefici della rottamazione. Inoltre, l’Agenzia spiega che “le cartelle o gli avvisi già ammessi al pagamento agevolato” non potranno “essere nuovamente inseriti in una dichiarazione di adesione, perché l’istanza non sarà accolta”. Insomma, chi spreca questa occasione non potrà più rateizzare il debito e nei suoi confronti il Fisco “dovrà riprendere le azioni di recupero”.

Commenta