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Rottamazione ter e “saldo e stralcio”: il Fisco invia le risposte

Entro il 31 ottobre l’Agenzia delle Entrate Riscossione invierà poco meno di 700mila comunicazioni con le risposte ai contribuenti che hanno chiesto di aderire alle due misure della “pace fiscale” – Ecco cosa c’è nelle lettere e come pagare

Rottamazione ter e “saldo e stralcio”: il Fisco invia le risposte

I contribuenti italiani che hanno chiesto di aderire ai condoni previsti dalla “pace fiscale” del 2019 – la rottamazione ter delle cartelle esattoriali e il cosiddetto “saldo e stralcio” – stanno per riceve la risposta dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, che entro il 31 ottobre deve inviare in tutto poco meno di 700mila comunicazioni.

In realtà, nel caso della rottamazione ter, l’appuntamento riguarda solo i ritardatari, cioè coloro che hanno inviato la domanda oltre la scadenza iniziale del 30 aprile, usufruendo della riapertura dei termini fino al 31 luglio 2019.

COS’È LA ROTTAMAZIONE TER

La rottamazione ter permette di saldare i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 senza pagare sanzioni né interessi di mora. Sulle multe stradali non si pagano nemmeno le maggiorazioni previste dalla legge. La rottamazione ter è aperta anche ai contribuenti che avevano aderito alle precedenti rottamazioni, ma poi erano decaduti dal beneficio per non aver effettuato i pagamenti dovuti.

COS’È IL SALDO E STRALCIO

Il saldo e stralcio è un vero e proprio condono. Tutti i contribuenti – anche i professionisti – con un Isee fino a 20mila euro possono estinguere i debiti con il Fisco beneficiando di sconti molto consistenti e dell’azzeramento di sanzioni e interessi (rimarrà invece l’aggio di riscossione). La sanatoria si può pagare in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019 oppure in cinque rate. Quanto agli sconti, si pagherà il 16% del dovuto con Isee fino a 8.500 euro, il 20% con Isee fino fra 8.501 e 12.500 euro e il 35% con Isee fra 12.501 e 20mila euro. Il saldo e stralcio riguarda i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, derivanti dagli omessi versamenti sull’autoliquidazione nelle dichiarazioni annuali e sui contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

COSA C’È NELLE LETTERE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Le lettere in arrivo informano gli interessati sull’esito della richiesta e contengono anche l’indicazione dell’importo dovuto e delle modalità di pagamento. La Comunicazione contiene inoltre i bollettini di pagamento in base alla scelta effettuata in fase di adesione (per il saldo e stralcio fino a 5 rate in tre anni, per la “rottamazione-ter” fino a 17 rate in cinque anni).

L’Agenzia delle entrate-Riscossione ha predisposto due tipi di comunicazione: la “Comunicazione delle somme dovute relativa alla definizione per estinzione dei debiti” in risposta alle dichiarazioni presentate per il “saldo e stralcio” e la “Comunicazione delle somme dovute per la definizione agevolata” in risposta alle domande di adesione alla “rottamazione-ter” nella fase di riapertura.

COME ARRIVANO

Le comunicazioni sono trasmesse da Agenzia delle entrate-Riscossione tramite Pec ai contribuenti che in fase di adesione hanno indicato un indirizzo di posta elettronica certificata, mentre a tutti gli altri mediante lettera raccomandata.

Nel caso in cui il contribuente abbia presentato più di una dichiarazione di adesione, l’Agente della riscossione invierà, per ciascuna, una specifica lettera.

LE 5 RISPOSTE POSSIBILI

Il Fisco invia una delle seguenti risposte.

  • AT (Accoglimento totale della richiesta): tutti i debiti contenuti nella dichiarazione di adesione presentata sono rottamabili.
  • AP (Accoglimento parziale della richiesta): solo una parte degli importi è rottamabile.
  • AD: adesioni con tutti i debiti definibili per i quali nessun importo risulta dovuto.
  • AX: si riferisce ai contribuenti che hanno una parte degli importi definibili per i quali non devono pagare nulla, mentre hanno un debito residuo da pagare per debiti non “rottamabili”.
  • RI: riguarda le adesioni alla rottamazione-ter o al saldo e stralcio che vengono rigettate in quanto i debiti indicati nella dichiarazione non rientrano in nessuno dei due istituti e quindi l`importo deve essere pagato senza agevolazioni.

LE SCADENZE ENTRO CUI BISOGNA PAGARE

La scadenza della prima rata è fissata dalla legge al 30 novembre 2019, che cadendo di sabato slitta a lunedì 2 dicembre. Se il piano di dilazione prevede più di 10 rate, la Comunicazione di ottobre conterrà i primi 10 bollettini di pagamento mentre i rimanenti saranno inviati successivamente, prima della scadenza dell’undicesima rata.

COME PAGARE

I canali di pagamento fra cui scegliere sono tanti:

  • sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill;
  • internet banking;
  • uffici postali;
  • tabaccai aderenti a Banca 5 SpA;
  • circuiti Sisal e Lottomatica;
  • portale di Agenzia delle entrate-Riscossione;
  • l’App Equiclick tramite la piattaforma pagoPA;
  • agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Inoltre, le somme dovute potranno essere versate anche mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi liquidi ed esigibili maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Per avvalersi del servizio di addebito diretto su conto corrente, è necessario presentare la richiesta di attivazione del mandato alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima della scadenza della rata. Per esempio, per la scadenza del 30 novembre 2019, il servizio andrà richiesto entro il 10 novembre.

Il mancato, insufficiente o tardivo versamento (oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge) anche di una sola rata determina la decadenza dal beneficio.

2 thoughts on “Rottamazione ter e “saldo e stralcio”: il Fisco invia le risposte

  1. Mi è arrivata finalmente la tanto agognata lettera da parte dell’agenzia delle entrate in risposta alla mia domanda di SALDO E STRALCIO. Documento AT (ovvero le cartelle da presentate, nel mio caso per contributi lavorati non versati sono state accolte) fantastico direte voi, invece NO!!!
    Perché la mia domanda è stata accolta come ROTTAMAZIONE-TER e non come SALDO E STRALCIO nonostante avessi presentato in allegato alla domanda un ISEE da 14000€ quindi ben al disotto del tetto di COMPROVATA DIFFICOLTÀ ECONOMICA da loro imposta fino a 20000€.
    Qualcuno è nella mia medesima situazione o saprebbe dirmi il perché??? O come potrei far ricorso?

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    1. Praticamente la stessa situazione, in più mi sono state presentate solo 5 rate (la prima da 9000€) che con un reddito di 20000€ non so proprio come pagare.
      Quindi è solo una trovata elettorale e serve per dare, secondo me, più forza ancora all’agenzia delle entrate perchè così possono dire “allora non vuoi proprio pagare”!

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