Condividi

Rottamazione bis cartelle: gli esclusi tornano alle rate

Chi ha perso definitivamente il treno della rottamazione può tornare al vecchio piano di rateizzazione – L’Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà 60mila lettere per spiegare il meccanismo, ma attenzione: si tratta dell’ultima possibilità per evitare ipoteche o pignoramenti.

Rottamazione bis cartelle: gli esclusi tornano alle rate

Buone notizie per chi è rimasto escluso anche dalla rottamazione bis delle cartelle esattoriali. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha annunciato che nelle prossime settimane lancerà una “operazione compliance”. Traduzione: gli oltre 60mila contribuenti che hanno aderito alla sanatoria, ma poi non si sono messi in regola con i pagamenti entro il 7 dicembre, perdendo così in modo definitivo il diritto alla rottamazione, potranno rientrare nei vecchi piani di rateizzazione.

L’amministrazione finanziaria invierà delle lettere a queste persone per spiegare loro che possono tornare al passato. Il provvedimento riguarda infatti contribuenti che avevano in corso un piano di rateazione delle cartelle esattoriali quando hanno chiesto di poter accedere alla rottamazione. Saltata questa possibilità, ora possono riattivare quella procedura.

Rispetto alla rottamazione è chiaramente meno conveniente, perché non comporta lo sconto su sanzioni e interessi. Tuttavia, la possibilità di frazionare il pagamento fino a un massimo di 72 rate (6 anni) o perfino 120 (10 anni), a seconda delle condizioni economiche, rappresenta comunque un’agevolazione non da poco.

Nelle lettere, l’Agenzia comunicherà il debito residuo delle cartelle esattoriali e le nuove scadenze per il pagamento delle rate. La procedura non comporta oneri aggiuntivi, ma attenzione: è l’ultimo treno su cui salire. Chi perde anche questa occasione di tornare al piano di rateazione si ritroverà a fare i conti con le maniere forti dell’Agenzia, dai pignoramenti alle ipoteche.

Con il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2018 sono stati riammessi alla rottamazione i soggetti che, pur avendo presentato la domanda entro il 21 aprile scorso, non avevano versato la prima rata o entrambe le rate scadute rispettivamente il 31 luglio e il 30 settembre. La riammissione era condizionata al versamento delle rate non versate entro il 7 dicembre 2017. È a chi ha mancato anche questa scadenza che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione invierà le lettere.

Tutti gli altri (quelli che hanno aderito direttamente alla rottamazione bis e i decaduti dal vecchio provvedimento che si sono messi in regola entro il 7 dicembre) potranno inviare la richiesta per aderire alla rottamazione bis delle cartelle esattoriali entro il 15 maggio. Stavolta la rottamazione copre un periodo particolarmente ampio, dal 2000 al 2017.

Commenta