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Roma, niente referendum sulle Olimpiadi

No al referendum consultivo tra i cittadini sulle Olimpiadi 2024: con l’astensione determinante di M5S il Consiglio comunale della Capitale boccia la mozione Fassina di Si – Oggi seduta calda in Campidoglio sul destino della contestatissima assessore all’Ambiente, Paola Muraro: “Se indagata, dovrà lasciare”.

Roma, niente referendum sulle Olimpiadi

Grande attesa in Campidoglio per la seduta di oggi del consiglio comunale sull’emergenza rifiuti e sul futuro della contestatissima assessore all’Ambiente Paola Muraro, grillina già consulente superpagata dell’Ama anche ai tempi del sindaco Alemanno e dei suoi figuri.

Le opposizioni batteranno soprattutto su due tasti: l’emergenza rifiuti è tutt’altro che finita a Roma e l’assessore è in conflitto d’interessi. Il sindaco Virginia Raggi la difenderà ma bisogna vedere fino a che punto perchè non è un caso che l’assessore all’Urbanistica  Berdini abbia sostenuto che la Muraro “se indagata dovrà lasciare”, come chiede l’ala radicale del Movimento 5 Stelle.

Ma la novità di ieri riguarda la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024 che secondo il Wall Street Journal vedrebbe la Capitale italiana in pole position: a sorpresa i grillini si sono astenuti in Consiglio comunale sulla mozione di Fassina di Sinistra Italiana che chiedeva il referendum popolare preventivo sulle Olimpiadi. A Roma perciò non si voterà sulle Olimpiadi e la linea grillina in materia sembra meno rigida e meno contraria di quella sostenuta in campagna elettorale.

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