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Roma e Lazio, Napoli e Atalanta: la corsa Champions continua

L’avvincente volata finale per l’ingresso in Champions prevede oggi, oltre a Juve-Genoa, tre partite in trasferta per Atalanta (a Firenze), Napoli (con la Samp) e Lazio (a Verona) mentre la Roma, dopo il successo in Europa League, deve vedersela in casa contro il Bologna

Roma e Lazio, Napoli e Atalanta: la corsa Champions continua

Il Milan ha vinto, le altre sapranno rispondere? Alla corsa Champions, oltre ai rossoneri e alla Juventus di cui parliamo a parte, sono iscritte Atalanta, Napoli, Lazio e Roma, anche se quest’ultima sembra ormai più concentrata sull’Europa League. Il turno che ci apprestiamo a vivere somiglia molto a quello precedente, nel senso che non sono in programma scontri diretti, ragion per cui i punti diventano ancor più importanti: settimana prossima, infatti, assisteremo ad Atalanta-Juventus e Napoli-Inter, e arrivarci vincendo avrebbe tutt’altro sapore. Fiorentina-Atalanta (ore 20.45), Sampdoria-Napoli (15), Verona-Lazio (15) e Roma-Bologna (18) diventano così delicatissime, con quattro squadre alla ricerca del bottino pieno. “Queste partite non sono decisive per chiudere, ma per restare in corsa – il pensiero di Gasperini -. La volata è iniziata, il campionato è bello e appassionante con tante squadre coinvolte, ma noi siamo nel gruppo”. Nulla dunque è definito, in un senso e nell’altro, ma il tecnico nerazzurro sa bene che un passo falso prima della Juve potrebbe rivelarsi pesantissimo.

L’assenza di Pessina, positivo al Covid, lo indurrà a cambiare il 3-4-1-2 tipo per un inedito 4-2-3-1 con Gollini in porta, Toloi, Romero, Djimsiti e Gosens in difesa, De Roon e Freuler a centrocampo, Malinovskyi, Pasalic e Muriel alle spalle dell’unica punta Zapata. 3-5-2 d’ordinanza invece per Iachini, che risponderà con Dragowski tra i pali, Milenkovic, Pezzella e Martinez Quarta nel reparto arretrato, Caceres, Bonaventura, Amrabat, Castrovilli e Biraghi in mediana, Eysseric e Vlahovic in attacco. Gara delicatissima anche per il Napoli, scivolato al quinto posto dopo la sconfitta di Torino. La trasferta di Genova diventa così fondamentale, altrimenti le chance di Champions diminuirebbero drasticamente. Di fronte però ci sarà una Sampdoria in ottima salute, come si è visto a San Siro contro il Milan, il che costringerà Gattuso a una prestazione maiuscola, molto diversa dalle ultime due (anche col Crotone, nonostante la vittoria, si erano infatti visti errori da matita rossa). Urge ritrovarsi alla svelta e in questo senso va segnalato che gli azzurri, dopo molti mesi di emergenza, hanno finalmente recuperato tutti, eccezion fatta per il lungodegente Ghoulam.

Gattuso punterà sul solito 4-2-3-1 con Ospina in porta, Di Lorenzo, Koulibaly, Manolas e Mario Rui in difesa, Fabian Ruiz e Demme a centrocampo, Politano, Zielinski e Insigne alle spalle dell’unica punta Osimhen. Usato sicuro anche per Ranieri, che risponderà con il consueto 4-4-2 con Audero tra i pali, Bereszynski, Yoshida, Colley e Augello nel reparto arretrato, Candreva, Thorsby, Askildsen e Jankto in mediana, Gabbiadini e Quagliarella in attacco. Contemporaneamente andrà in scena anche la Lazio, attesa da una trasferta altrettanto insidiosa in quel di Verona. I biancocelesti, a cui manca ancora il recupero contro il Torino, devono però fare i conti con assenze importanti come quelle di Lazzari e Correa, entrambi squalificati, Luiz Felipe e, soprattutto, Inzaghi, alle prese con il Covid. “È stata una settimana particolare, ma grazie alla tecnologia il mister ha potuto seguire da remoto la squadra in ogni momento – ha spiegato il vice allenatore Farris -. Conosciamo molto bene il Verona, gioca bene e ha concetti ben chiari, fa dell’intensità una delle armi principali, noi dovremo mettere in campo tanta voglia perché sappiamo che sarà una partita fondamentale per la rincorsa Champions”.

Vincere avrebbe una valenza importantissima sia a livello di classifica che mentale e la Lazio ci proverà con un 3-5-2 che vedrà Reina in porta, Marusic, Acerbi e Radu in difesa, Akpa Akpro, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Fares a centrocampo, Immobile e Caicedo in attacco. Classico 3-4-2-1 invece per Juric, che risponderà con Silvestri tra i pali, Ceccherini, Magnani e Dimarco nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Veloso e Lazovic in mediana, Barak e Zaccagni alle spalle dell’unica punta Lasagna. A completare il quadro la Roma di Fonseca, che dopo aver espugnato Amsterdam (e in attesa del ritorno) proverà a ritrovare il filo anche in campionato contro il Bologna di Mihajlovic. I 7 punti di distacco dall’Atalanta rendono molto difficile la rimonta per la Champions, che invece può essere raggiunta tramite l’Europa League: il cammino non è facile nemmeno lì (in caso di qualificazione con l’Ajax ci sarebbe poi una probabile semifinale contro il Manchester United), ma quantomeno non bisogna mettersi a fare calcoli di nessun tipo. “Il match che conta di più adesso è il Bologna, dobbiamo sempre pensare che la prossima partita è quella più importante – ha ribattuto Fonseca -. Allo stesso modo dico che il mio futuro, in questo momento, non conta nulla: siamo focalizzati solo sul presente e sul bene della Roma”.

Il tecnico sa bene che le voci sulla sua panchina non accennano a placarsi (secondo molti non si salverebbe nemmeno se vincesse l’Europa League), ma vuole comunque chiudere la stagione alla grande, per il club e per sé stesso. Contro il Bologna dunque urge ritrovare una vittoria che manca ormai da più di un mese (1-0 sul Genoa, da allora due sconfitte e un pareggio), anche se l’imminente ritorno con l’Ajax obbliga a un po’ di turnover. I giallorossi scenderanno in campo con un 3-4-2-1 con Pau Lopez in porta, Mancini, Fazio e Ibanez in difesa, Karsdorp, Villar, Diawara e Bruno Peres a centrocampo, Carles Perez e Pellegrini sulla trequarti, Borja Mayoral in attacco. 4-2-3-1 d’ordinanza invece per Mihajlovic, che tenterà il colpaccio con Skorupski tra i pali, De Silvestri, Danilo, Soumaoro e Dijks nel reparto arretrato, Schouten e Svanberg in mediana, Skov Olsen, Soriano e Barrow alle spalle dell’unica punta Palacio.

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