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Ristoranti e coprifuoco: le riaperture nel resto d’Europa

L’Italia riapre gradualmente dal 26 aprile, ma come si muovono i nostri partner? Via libera in Uk, cauta la Germania, la Francia riparte a metà maggio.

Ristoranti e coprifuoco: le riaperture nel resto d’Europa

Sulle riaperture l’Europa procede in ordine sparso. L’Italia, come è noto, inizierà una graduale riapertura di bar, ristoranti e negozi non essenziali a partire da lunedì 26 aprile, ma non ovunque (solo nelle Regioni gialle, quindi qualcuna rimane fuori) e confermando comunque il coprifuoco alle 22, oltre che tutti i protocolli di sicurezza e l’utilizzo solo degli spazi aperti per bar e ristoranti. Ma come si stanno regolando invece i nostri partner (o ex partner) europei?

REGNO UNITO

Il Regno Unito è il Paese più avanti di tutti, grazie soprattutto ad una campagna di vaccinazione che è stata finora molto più veloce: nel Paese di Boris Johnson oltre il 16% della popolazione ha già ricevuto la seconda dose, e durante la campagna è stato imposto un rigido lockdown che si è chiuso lo scorso 11 aprile. Dal 12 aprile dunque in Inghilterra e in Galles tutti i negozi, compresi i pub che erano rimasti chiudi dal 4 gennaio, hanno potuto riaprire le saracinesche. Un po’ più cauta la Scozia, che aspetta come l’Italia il 26 aprile, mentre l’Irlanda del Nord riaprirà entro il 30. In Uk la riapertura è totale: non c’è coprifuoco serale, rimane il divieto di assembramenti.

GERMANIA

Approccio diverso per la Germania, dove la campagna vaccinale ha già raggiunto (almeno con una dose) la metà della popolazione over 60, ma il virus continua a far paura. Al momento il Paese è già parzialmente aperto, ma proprio pochi giorni fa il Parlamento ha approvato nuove misure d’emergenza che saranno valide fino al 30 giugno. Si tratta in particolare del cosiddetto “freno d’emergenza”, cioè ogni qual volta in una data regione si registrerà un’incidenza settimanale superiore a 100 nuovi contagi per 100 mila abitanti per 3 giorni di seguito, verranno chiusi negozi, strutture per il tempo libero e verrà introdotto un coprifuoco dalle 22 alle 5. A partire da 150 nuovi contagi dovranno chiudere anche i piccoli esercizi, mentre da 165 in su toccherà a anche scuole e asili nido.

FRANCIA

La Francia è il Paese con la strategia più simile all’Italia, anche se rimandata di qualche settimana. L’obiettivo è riaprire gradualmente a partire dal 15 maggio, ma il presidente Emmanuel Macron non lo ha ancora ufficializzato anche se a marzo aveva promesso di dare un segnale in quella data. Già da prima però, dal 26 aprile, si tornerà alla scuola in presenza per asili ed elementari, e poi dal 3 maggio toccherà alle scuole superiori, con la possibilità per queste ultime di proseguire parzialmente a distanza. Il 15 maggio oltre a ristoranti ed a negozi non essenziali dovrebbe toccare anche ai musei. Il coprifuoco in Francia è particolarmente severo: deciso su base regionale, è in vigore dalle 19 alle 6. Quanto ai vaccini, giovedì 22 aprile è stata superata la soglia dei 12 milioni di prime dosi somministrate.

SPAGNA

In Spagna l’8% della popolazione ha già ricevuto la seconda dose di vaccino anti-Covid, quindi circa 3,8 milioni di persone. Le restrizioni sono spesso decise su base regionale, ma a livello nazionale pure in Spagna si respira aria di “liberi tutti”: il premier Pedro Sanchez ha già annunciato che lo stato d’allarme per la pandemia, approvato a ottobre 2020, scadrà il 9 maggio e non sarà rinnovato. Già da qualche settimana bar e ristoranti hanno avuto la possibilità di riaprire, anche se è tuttora in vigore il coprifuoco dalle ore 23 alle ore 6.

ALTRI PAESI E COPRIFUOCO

In ordine sparso anche gli altri Paesi, soprattutto sul coprifuoco che è un tema che sta molto dividendo in Italia e non solo. In Austria è dalle 20 alle 6, ma scade tra il 24 aprile e il 2 maggio, a seconda delle regioni. In Belgio è dalle 22 come in Italia, e lo sarà fino all’8 maggio. In Olanda il coprifuoco dalle ore 22 terminerà il 28 aprile, mentre in Portogallo negozi e centri commerciali sono aperti fino alle 21, bar, ristoranti e pasticcerie fino alle 22,30, facendo decadere di fatto il precedente coprifuoco che era in vigore dalle 22 alle 5. Più restrittiva la Romania, che al contrario ha deciso di recente di anticipare la chiusura alle 20. Liberi tutti in Russia, dove non è in vigore alcun coprifuoco. A Mosca è stato rimosso a fine gennaio dal sindaco, con totale libertà di riapertura di ristoranti, bar e locali notturni.

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