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Rio 2016: oggi Nibali a caccia dell’oro sulle montagne

Lo Squalo, dopo il deludente Tour, è con Valverde il grande favorito della gara olimpica di ciclismo – Un percorso per grandi scalatori e abili discesisti – C’è anche Froome ma non Contador e Quintana – L’Italia può giocare anche la carta Aru.

Rio 2016: oggi Nibali a caccia dell’oro sulle montagne

Alla Vuelta ormai sono abituati a vedere partecipare corridori con il solo obiettivo di preparare il mondiale di fine stagione. Anche al Giro capita che qualcuno si presenti per allenarsi in ottica Tour. Lo fece, ad esempio, Lance Armstrong nell’anno in cui tornò alle corse. Solo gli organizzatori del Tour de France non avevano mai sentito uno che dicesse loro coram populo: “Sono qui non per la vostra corsa ma per fare la gamba per Rio”.

Solo uno con gli attributi di uno Squalo poteva osare tanto. Ma ora alla vigilia della prova olimpica quelle dichiarazioni in terra di Francia, un modo tranchant di snobbare la più importante corsa del calendario mondiale che vincendola nel 2014 gli ha dato una fama planetaria, mettono Nibali, piu di altri favoriti di Rio, nell’ingrato quanto stimolante obbligo di dover centrare l’oro o almeno una medaglia. Un risultato negativo darebbe la stura a tante maligne riflessioni sul suo anonimo Tour, come se sventolando l’obiettivo dei Giochi si fosse di fatto creato un alibi per sottrarsi al confronto con Chris Froome, praticamente imbattibile nella Grande Boucle.

Dalla parte di Nibali c’è l’orgoglio del campione che sa che un doppio passo falso rischierebbe di appannare lo straordinario trionfo del Giro. Dalla sua c’è un percorso per scalatori e discesisti doc con partenza e arrivo a Copacabana, che è più duro del Giro di Lombardia che l’ha visto vincere alla grande l’anno scorso. Lungo 237,5 km, il tracciato presenta le più aspre difficoltà nel secondo dei due circuiti in programma, quello di Vista Chinesa di 25 km e mezzo, da ripetere tre volte con una ascesa di quasi 9 km con i primi 4 con pendenze oltre il 13%.

Segue un tratto di discesa prima che la strada torni a salire anche se con tornanti più pedalabili. Poi la picchiata finale verso la celebre l’Avenida Atlantica di Rio con una discesa molto tecnica prima degli ultimi 11,5 km di pianura. C’è tutto il repertorio che piace allo Squalo. Anche i bookmakers lo danno assieme a Alejandro Valverde come il grande favorito della gara di questo sabato che presenta – fatta eccezione per Contador e Quintana, bloccati da problemi di salute – il meglio del ciclismo da grande giri, per corridori cioè completi: da Chris Froome (che dice però di puntare di più alla prova a cronometro: pretattica britannica?) a Joaquim Rodriguez, da Romain Bardet a Fabio Aru, da Richie Porte a Bauke Mollema.

Ma attenzione anche a corridori come Esteban Chaves, Michal Kwiatkowski, Alberto Rui Costa, Julian Alaphilippe e Steven Kruijswijck. Al via, per aggiudicarsi la prima medaglia d’oro dell’Olimpiade brasiliana, ci saranno 144 corridori di 60 Paesi. E l’Italia – oltre a Nibali e Aru ci sono agli ordini del Ct Davide Cassani anche Diego Rosa, Alessandro De Marchi e Damiano Carusso – è tra le poche nazionali che ha cinque uomini in corsa, il massimo possibile. Le altre con un quintetto sono Belgio, Colombia, Gran Bretagna e Spagna. Per Nibali quella di Rio è anche la prima gara dopo l’annuncio ufficiale del suo passaggio nel 2017 dall’Astana di Aru al nuovo team della Bahrein-Merida.

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