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Riforma Senato, spaccatura nel Pd: e il M5S strizza l’occhio alla proposta di Chiti

Archiviata al momento la possibile impasse sul fronte Berlusconi, per Renzi le grane adesso arrivano dallo stesso Pd: Vannino Chiti, senatore del Pd, presenta un disegno di legge in cui il Senato tornerebbe ad essere elettivo malgrado la richiesta della segreteria del partito di ritirarlo- Il tentativo potrebbe trovare sponda dal Movimento 5 Stelle.

Riforma Senato, spaccatura nel Pd: e il M5S strizza l’occhio alla proposta di Chiti

Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io. Archiviato momentaneamente il fronte esterno, con la tregua tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi (nonostante il ritorno all’attacco di Brunetta), la riforma costituzionale del Senato vede approfondirsi un fronte interno al Pd. Vannino Chiti, senatore del Pd presenta un disegno di legge in cui il Senato tornerebbe ad essere elettivo (a differenza del disegno di legge governativo) e la maggioranza renziana deve immediatamente intervenire, per stoppare un tentativo che potrebbe trovare la sponda anche del Movimento 5 stelle, che si sarebbe detto favorevole a votare il testo di Chiti.

“Condivido totalmente l’appello lanciato in assemblea dal senatore del Pd Nicola Latorre di invitare Chiti e gli altri firmatari a ritirare la loro proposta di riforma costituzionale. Li invitiamo ufficialmente a fare emendamenti al testo del governo” ha detto il senatore Andrea Marcucci (molto vicino al premier Renzi) uscendo dall’assemblea. Per il Governo è comunque una corsa contro il tempo: l’ufficio di presidenza della Commissione Affari Costituzionali, previsto a inizio pomeriggio, è stato rinviato. Secondo alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, che strizzano gli occhi alla proposta Chiti, si parla anche di “problemi di costituzionalità del provvedimento che sarebbero all’attenzione del Colle”.

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