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Renzi-Obama: insieme su Ucraina e lavoro giovanile

Il numero uno della Casa Bianca dopo l’incontro con il Premier italiano: gli Usa “sostengono le riforme italiane” per la crescita e condividono “la lotta alla disoccupazione giovanile”, nella speranza di “portare avanti un’alleanza commerciale transatlantica” – “Uniti a sostegno dell’Ucraina, ma nella Nato non ci siano squilibri nelle spese per la difesa”

Renzi-Obama: insieme su Ucraina e lavoro giovanile

“Il dibattito sull’austerità nella finanza pubblica è sterile: bisogna mettere a posto i conti, ma bisogna anche crescere. I Paesi che hanno più surplus devono avere più spazio per spingere la domanda interna europea. Ne ho parlato con Van Rompuy e con Barroso”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nella conferenza stampa tenuta oggi a Roma insieme al premier Matteo Renzi, sottolineando che gli Usa “sostengono le riforme italiane” per la crescita e condividono “la lotta alla disoccupazione giovanile”, nella speranza di “portare avanti un’alleanza commerciale transatlantica che promuoverà la crescita e l’innovazione non solo per le grandi imprese, ma anche per quelle medie e piccole”.

Quanto alla questione Ucraina, “ne abbiamo parlato a lungo e continuiamo a vedere unità d’intenti contro la violazione del diritto internazionale da parte della Russia – ha aggiunto il numero uno della Casa Bianca –. Saranno necessarie riforme democratiche importanti, ma l’Ucraina può intraprendere un cammino simile a quello di altri Paesi, come la Polonia, già entrati in un percorso di grande crescita. Il Fondo monetario internazionale ha annunciato un accordo per un piano di sostegno a favore dell’Ucraina, arriveranno molti milioni di dollari e chiedo al Congresso americano di fare la propria parte”.

A livello Nato, Obama ha ribadito che “Italia e Stati Uniti porteranno avanti le proprie responsabilità: le sanzioni andranno avanti se la Russia proseguirà lungo il proprio cammino (cercheremo di minimizzare l’impatto sulle aziende americane ed europee), ma speriamo che Mosca decida di tornare su un cammino democratico e pacifico”. In termini di spese, però, “ciascuno deve fare la propria parte in rapporto al Pil, senza squilibri”, ha chiarito il Presidente americano, ricordando che gli investimenti per la difesa negli Stati Uniti sono pari al 3% del Pil, mentre in Europa non vanno oltre l’1%.

Da parte sua, Renzi ha confermato che “la cooperazione tra Stati Uniti e Europa continua in questo momento così importante della crisi ucraina. Nel G7 ci siamo confrontati e abbiamo condiviso la dura protesta per le scelte della Russia contro il diritto internazionale: abbiamo dato un messaggio di umiltà, forza e determinazione”.

Le spese per la difesa “garantiranno all’Italia la possibilità d’intervenire laddove è necessario, ma ci proponiamo di ridurre gli sprechi – ha spiegato ancora il Premier –. Ho apprezzato poi che il presidente Obama abbia sottolineato l’importanza dell’approfondimento sulle questioni energetiche. Spero che nel semestre italiano di presidenza dell’Unione europea si possano fare passi avanti nella già forte cooperazione economica fra i nostri Paesi”, soprattutto “nel settore dell’Ict”.

In riferimento alla vicenda dei due marò, “ho ringraziato il Presidente americano per la collaborazione – ha continuato Renzi –, ma ho anche chiesto un ulteriore sostegno per portare la questione sempre più all’attenzione della comunità internazionale”. 

Obama ha sottolineato infine che “l’Italia è uno dei grandi alleati degli Stati Uniti: abbiamo un fortissimo vincolo che ci unisce. Siamo con voi e con l’Europa. Personalmente sono colpito dall’energia che Matteo porta con sé in questo nuovo incarico. Sono sicuro che potremo sviluppare ulteriormente il nostro rapporto: le nostre due nazioni continueranno a crescere con l’amicizia che le lega da sempre”.

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