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Registro imprese: accordo Italia-Francia-Spagna per scambio dati

InfoCamere, la società della rete di Unioncamere, ha firmato oggi a Venezia, con il suo direttore generale Valerio Zappalà, un accordo trilaterale con Francia e Spagna per un sistematico scambio di dati dei rispettivi Registri delle imprese in formato XBRL – Nasce il Club dei Registri Europei

Registro imprese: accordo Italia-Francia-Spagna per scambio dati

Valerio Zappalà, Direttore Generale di InfoCamere, Luis Fernández del Pozo, Direttore del Colegio de Registradores de Espana (l’associazione dei conservatori dei Registri delle Imprese spagnole), Philippe Bobet, Vice Presidente del Consiglio  Nazionale dei tribunali commerciali francesi e Pascal Daniel, Presidente di Infogreffe (che raggruppa le cancellerie dei tribunali di commercio francesi) hanno firmato oggi a Venezia un accordo trilaterale per lo scambio delle informazioni economiche ufficiali dei rispettivi Registri nel formato Xbrl.

Come è noto, Xbrl è il “linguaggio” elettronico elaborabile per la presentazione dei bilanci, che consente una struttura condivisa di codifica e presentazione dei dati contabili.

Questo partenariato tra l’Italia, la Spagna e la Francia, sottoscritto alla presenza di Roberto Crosta, Segretario Generale della Camera di Commercio, fa seguito a quello firmato nel luglio scorso a Parigi con Infogreffe. L’accordo di oggi è realizzato in linea con il progetto di direttiva europea, che attraverso l’interconnessione dei diversi Registri mira a rendere più semplici le transazioni commerciali e a favorire la trasparenza finanziaria; percorso che intende estendersi al più presto ad altri Paesi d’Europa, come la Germania e il Regno Unito, con l’obiettivo di una vera rete europea tra i Registri delle Imprese.

Nell’occasione è stata annunciata anche la creazione del “Club dei Registri Europei”, a supporto dello scambio di buone pratiche per la semplificazione amministrativa, per il miglioramento della qualità dei dati sulle imprese, e per la definizione di posizioni comuni ai tavoli dei negoziati legislativi della UE.

Evidenti i vantaggi che ne deriveranno per gli operatori economici e per la più vasta platea delle istituzioni europee, consentendo l’accesso alle informazioni ufficiali sulle società non solo a imprenditori o loro partner esistenti o potenziali, ma anche ai diversi enti di volta in volta interessati, come ad esempio le amministrazioni fiscali o le autorità giudiziarie.

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