Condividi

Reebok, Adidas si arrende: la vende e perde miliardi

Il gigante tedesco aveva acquisito il marchio Usa nel 2006 per 3,8 miliardi e ora intende venderlo, ma non può sperare di ricavare dall’operazione più di un miliardo e mezzo

Reebok, Adidas si arrende: la vende e perde miliardi

Adidas ha deciso di vendere Reebok. Il colosso tedesco dell’abbigliamento sportivo aveva acquistato il marchio statunitense nel 2006 (soffiandolo agli acerrimi rivali della Nike), ma da allora non è mai riuscito a rilanciarlo, riportandolo ai fasti dei decenni precedenti.

Negli anni 80, infatti, Reebok aveva addirittura superato Nike nella vendita di scarpe da ginnastica all’interno degli Stati Uniti. Ora, però, la situazione è molto diversa: se 15 anni fa Adidas aveva speso 3,8 miliardi di dollari per aggiudicarsi il marchio Usa, oggi non può aspettarsi di ricavare più di un miliardo e mezzo dalla vendita.

Al momento, non è ancora chiaro chi sarà il compratore. La stampa statunitense sostiene che Adidas abbia incaricato JP Morgan di trovare un acquirente adeguato. Secondo alcune indiscrezioni, al tavolo dei pretendenti ci sarebbero VF Corp – gruppo di Denver che ha già in portafoglio marchi importanti come The North Face e Timberland – e la cinese Anta. La favorita sarebbe però una società di New York, Authentic Brands.

Adidas non conferma né smentisce queste voci, ma annuncia che nuove informazioni saranno rese pubbliche il 10 marzo, quando il gruppo tedesco illustrerà al mercato il nuovo piano strategico a cinque anni.

Nei primi nove mesi dell’anno fiscale in corso, iniziato a giugno del 2020, Reebok ha visto le vendite crollare del 22% su base annua, a poco più di un miliardo di dollari.

“Dopo un’attenta considerazione siamo giunti alla conclusione che Reebok e Adidas saranno in grado di realizzare il loro potenziale in maniera molto più proficua se indipendenti l’una dall’altra – ha detto Kasper Rorsted, Ceo del gruppo bavarese – Lavoreremo diligentemente nei prossimi mesi per assicurare un futuro di successo al marchio Reebok e al team che lo supporta. Le opportunità di crescita a lungo termine per il nostro settore sono molto interessanti, soprattutto per i marchi più iconici”.

Commenta